11 marzo, 2010

Borghezio superstar delle Regionali francesi

Anche in Francia si è a ridosso di elezioni regionali (si vota il 14 e il 21 marzo). E chi c'era ieri in Alsazia a chiudere la campagna elettorale del movimento della destra identitaria Alsace d'abord? Mario Borghezio.

Alsace d'abord fa capo al Blocco identitario, organizzazione, di cui spesso ho parlato su questo blog, che riunisce e coordina diverse formazioni regionaliste francesi. 

Guidato da Fabrice Robert (ex di Unità radicale, messa fuori legge nel 2002 a seguito del fallito attentato all'allora presidente Chirac da parte di uno dei suoi militanti), il Blocco identitario ha oramai individuato nella Lega Nord il modello di riferimento per uscire dall'isolamento politico. Ed i suoi militanti, che provengono da ambienti dell'estrema destra tradizionale, da tempo hanno fatto di Borghezio il proprio guru

Gli identitari francesi saranno presenti con una propria lista (Ligue du sud) anche nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, tradizionale feudo del Fronte nazionale. Il loro candidato è proprio un ex dirigente locale del Fronte, Jacques Bompard, sindaco d'Orange, cittadina dove lo scorso ottobre s'è tenuta la convenzione delle destre identitarie di tutta Europa. In quell'occasione, un applauditissimo Borghezio aveva proposto l'istituzione di una scuola transnazionale per i quadri delle organizzazione politiche lì riunitesi, una scuola per "soldati politici che tengano testa, anche fisicamente, ai nemici". 

In Provenza-Alpi-Costa Azzurra è anche candidato il rivale e più noto Jean-Marie Le Pen. Che proprio facendo leva sulle simpatie leghiste del suo ex compagno di partito, così nei giorni scorsi si è rivolto, a mezzo stampa, a Jacques Bompard: "Bompard si ispira alla Lega Nord, ma per la Lega tutti coloro che stanno a sud di Milano sono dei negri. Secondo la filosofia leghista, Bompard è un bougnoule". Ovvero, nello slang francese, un misto tra "terrone" e "negro", riferito in particolare ai maghrebini.



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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7 commenti:

  1. Ecco,l'Italia becera,che ancora una volta fa scuola.

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  2. Scusa Daniele ma l'adsense ti ha tappezzato gli spazi pubblicitari con gli scudicrociati dell'Udc e la foto di Antonio Poli per il Veneto...

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  3. @ Spirou,
    Già, io vedo i banner di un certo Antonio De Poli. Ma pensiamola dal lato positivo: se qualcuno ci clicca sopra, poi l'UDC dovrà di fatto pagarmi (tramite Google). E versare soldi (parliamo di centesimi di euro, eh!) ad un sito che non è che parli proprio benissimo di te è una bella beffa, no?

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  4. Ah, ma è il candidato del Veneto! Beh, meglio lui che Zaia! Anzi, quasi quasi lo sostengo, visto il rischio che corre quella Regione!

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  5. eh eh eh direi di sì, è una beffa a suo modo, comunque per par condicio oggi c'è Luigi Nieri per la Sinistra ecologica

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  6. La cosa pessima delle invenzioni italiane è che si fissano nei costumi della società e non se ne vanno, la mafia, la chiesa, i campi di concentramento (si li abbiamo inventati noi in Libia), l'uso dei gas in guerra, lo spionaggio (durante il periodo della serenissima repubblica), le banche e tante altre belle cose!! Ma diciamocela tutta ci mancava l'ignoranza esibita con fierezza!

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  7. ...ora compare un maori Maullu del Pdl... XD

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