Il Sole delle Alpi o l'Alberto da Giussano? Nel dubbio, il sindaco leghista di Calvenzano, nella bassa bergamasca, li ha messi entrambi. Nell'atrio dell'auditorium comunale:
Tag: alberto da giussano, bergamo, calvenzano, lega nord
Il Sole delle Alpi o l'Alberto da Giussano? Nel dubbio, il sindaco leghista di Calvenzano, nella bassa bergamasca, li ha messi entrambi. Nell'atrio dell'auditorium comunale:
Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.
Fanno sempre più ridere... anche se, a dir la verità, mi incutono un po' di timore. Sono veramente convinti delle cazzate che fanno...
RispondiEliminaE.
Sul simbolo di Alberto da Giussano e la sua storia scrissi un post, due anni fa: alcina.splinder.com/post/16852005
RispondiEliminapagliacci
RispondiEliminaIl problema è un altro..
RispondiEliminala LEGA NORD obiettivamente non ha una vera identità politica.
ma solo culturale.
e, ahimè da lombardo, devo dire che non è neppure reale e profonda questa cultura.
ad esempio:
la lombardia ha un'importante tradizione musicale.
ma quando si parla di FOLK qui si organizzano solo festival "celtici". Ignorando che abbiamo tante altre cose più vicine a noi continuano a guardare all'irlanda.
...detto questo:
la LEGA NORD dunque si struttura su due soli principi per rimanere viva e dare passione ai suoi sostenitori:
- l'odio verso lo straniero che si affaccia sulle loro terre (che sia terrone, negro, albanese, zingaro, musulmano o venusiano)
- inventarsi dei simboli che li faccia sentire un "popolo" definito e ben delimitato.
queste due cose bastano a tener in vita, con forza, la LEGA NORD.
peccato che poi sotto sotto di sostanza e di cultura ce ne sia ben poca.
tiz.
A stò punto ci starebbe bene anche una bella statua di Gandalf piazzata lì accanto
RispondiEliminael tiz: son lombardo pure io, ma a differenza tua trovo che l'identità politica della LN sia più chiara rispetto a quella culturale.
RispondiEliminaL'odio verso lo straniero non è il principale motivo che tiene in vita la LN. L'odio non lo crea la LN, ma il NON decidere. Il non fare politica intesa come policy. E' il NON decidere tutto italiano che ha portato col tempo la Lombardia ad arrancare in EU, ad avere colonie emigrate di mafiosi, quartieri ghetto e intere cittadine governate e spertite da mafiosi (la maggioranza di questi posti è abitata da meridionali- magari col rachet delle case popolari, la restante parte invece di solito è nord africana o dell'est). Gli zingari va da sè che ci son sempre. I voti alla LN vanno da soli perchè almeno per il momento è l'unico partito con un'identità politica facilmente identificabile: punta all'autonomia delle regioni del Nord italia ora a statuto ordinario. Ciò è visto da me ad esempio come una manna per migliorare la competitività e garantire lo sviluppo della regione e della sua cittadinanza. Attualmente ciò è impossibile per via dell'assetto istituzionale attuale, per i vertici decisionali italiani e per l'impianto normativo. Penso che non sia per razzismo quando in Lombardia si fucilerà politicamente il Pdl e chi come lui sostiene con forza il dover mantenere la Campania, la Calabria, ecc. Vogliono far governare l'antistato? I partiti nazionali vogliono essere maggiormante attenti a non perdere i voti di mafiosi e paramafiosi al sud? Bene. Queste scelte si ripercuotono in altri ambiti e l'appoggio alla LN e idee secessioniste sono ad esempio alcune di queste.
Cordiali saluti
Un cittadino Lombardo
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RispondiElimina@El Tiz: riguardo all'identità culturale, ti ricordo che le prime edizioni del Capodanno celtico di Milano hanno presentato il meglio dell'identità lombarda, piemontese e veneta e non certo solo irlandese... Ed è poi un peccato che ti sia perso il festival Identità e Musica dell'anno scorso agli Arcimboldi. Quest'ultimo (come già il Capodanno celtico dell'"era d'oro" quando alla Regione c'era il professor Albertoni) era promosso dall'allora assessore regionale leghista Massimo Zanello,con la direzone artistica di Davide Van De Sfroos. C'erano i lombardi (lo stesso De Sfroos, Brasca, Sironi, i Malghesetti), insieme ad artisti del calibro di Teresa De Sio e Francesco De Gregori. Per quanto riguardala cultura, come vedi, non siamo così brutti come veniamo dipinti. E se ne hai voglia, ascolta quello che c'è pubblicato da tre giorni sul mio blog, http://linguedialetti.splider.com
RispondiEliminaGioann Pòlli
ps per el tiz: c'è un refuso, il link corretto è rintracciabile nel mio nome in blu...
RispondiEliminaGioann Pòlli
C'è poco da ridere.
RispondiEliminaIo ho votato e voto a destra. Ora basta. La cosa triste, che nessuno dice, è che l’immagine della donna da bunga bunga è lo specchio di una realtà di molestie che le nostre figlie, mogli e amiche vivono ogni giorno. Per questo oggi schifo la Lega e il PdL. Se uno cerca in giro ormai trova degli annunci di lavoro che sono molestie legalizzate, come quelli su queste pagine:
http://www.giovanidispostiatutto.com/site/?p=239
Ciao Daniele, un saluto ai lettori del blog...vi informo che ho fatto un post in concorrenza con i temi lanciati da Daniele Sensi :P battute a parte, metto il link, magari può essere utile nella discussione sulla Lega e le sue contraddizioni.
RispondiEliminahttp://blog.libero.it/rigitans/9462899.html
Qualcuno si è accorto che la statua nella foto è all'aperto e la didascalia dice (correttamente) che è nell'atrio dell'auditorium?
RispondiEliminaSpesso si parla senza sapere, la statua in questione è stata regalata dall'autore e non c'è nessun intento particolare nel lasciarla esposta in quel luogo.
Se qualcuno ci regala una statua di Gandalf la mettiamo volentieri lì di fianco.
In realtà si fa un sacco di casino per nulla trascurando tutti i fatti positivi realizzati da questa amministrazione a guida leghista con indipendenti, con assessori trentenni di cui tre ingegneri, un laureato in storia, uno in Economia , se qualcuno fosse interessato a saperne di più chieda.