22 novembre, 2012

Radio Padania: «I Protocolli dei Savi di Sion sono pieni di spunti interessanti»

Di Pierluigi Pellegrin, giornalista che su Radio Padania ogni sera conduce la rubrica dell'odio "Mai più senza società multiculturale", avevo già scritto qui e qui.

Interrogato da un ascoltatore, e dispensando indicazioni di metodo agli "amici complottisti" onde evitare "il dileggio della stampa" e "convincere le altre persone di oggettivi dati di fatto", ieri Pellegrin ha detto la sua sui "Protocolli dei Savi di Sion", il falso documentale di propaganda antisemita utilizzato dalla Russia zarista prima, e dai nazisti dopo, per avvalorare presso l'opinione pubblica la famigerata tesi del complotto giudaico-massonico:

"I Protocolli di Sion sono stati smentiti e smascherati, ma io li ho letti e sono pieni di spunti interessanti. Veri o presunti, ci sono delle situazioni che meritano di essere prese in considerazione,  per esempio quando si dice che ai gentili devi lasciare la politica, mentre i soldi e la comunicazione se la terrebbero i semiti. Ed è curioso, se andate a vedere: la politica, in effetti, è così, la politica non viene impiegata da un determinato tipo di persone, la occupiamo noi;  invece gli spazi che sono dedicati alla gestione dei soldi, la grande finanza internazionale e la grande comunicazione fanno capo a famiglie di origine semitica. Questo è un dato di fatto. Ciò significa il Nuovo ordine mondiale e il Bilderberg? Non lo so e non ci penso e non credo, però io dico: partiamo da questo dato di fatto oggettivo: le principali famiglie che governano la finanza internazionale sono di origine ebrea, questo è un dato di fatto; i principali organismi delle agenzie di informazione sono occupati da uomini che sono comunque ebrei; la più grande macchina dello spettacolo, cioè Hollywood, andate a vedere i nomi e sono tutti ebrei dichiarati;  questo è un dato di fatto, giusto o sbagliato, preoccupante, terrorizzante o indifferente non lo so, ma questo è un dato, poi le conclusioni sarà lecito poterle tirare.

Naturalmente, però, Trilateral e Bilderberg, come fanno i miei amici complottisti,  non mi sembrano la strada più conveniente per attirare l'attenzione o convincere le altre persone: evocare questi spettri non mi sembra molto astuto. Non metto in discussione, non critico quello che dicono i miei amici complottisti, ma da vecchio addetto stampa metto in discussione la forma in cui ce lo viene comunicato: i dati,  i numeri e i nomi ve li posso fornire quando volete, i nomi che governano la finanza, l'informazione e Hollywood sono per la preponderanza nomi ebrei, di famiglie ebree,  dichiaratamente ebree; detto questo,  voi non sentirete mai quello che sto dicendo ripreso per esser dileggiato; se io invece avessi fatto dei ragionamenti da dietrologo sul Nuovo ordine mondiale, la Bestia e 666,  allora qualcuno avrebbe approfittato di un vulnus di comunicazione, di una esposizione del fianco, per colpire in modo vigliacco e schifoso, e se ti sei preso un calcio nel basso ventre o un colpo alle spalle, lo hai preso, mentre tu devi fare di tutto per non prenderlo, se vuoi proteggere e difendere quello che ritieni giusto".

 

14 novembre, 2012

Il leghista Boso: «Stringere forte la Fornero fino a sentire le ossa che fanno crack»

«Voglio bene alla Fornero, le voglio così bene che la stringerei tanto forte finché la strozzo: stringerla, stringerla forte finché senti il costato che fa crack»: lo dice, a Radio Padania, Enzo Erminio Boso, volto storico della Lega, soprannominato l'"Obelix padano" proprio per la sua stazza.

«Qual è il ministro di questo governo che ti sta più simpatico? Un trattamento Sgarbi verso la Fornero no, eh? no..»,  gli aveva chiesto il conduttore, alludendo a un episodio del 1995, quando Erminio Boso, allora senatore, prese a calci Vittorio Sgarbi nel corso di una lite in Transatlantico («la Lega non vale nulla», pare gli avesse urlato Sgarbi).

Qui sotto, l'audio. 

 

(per il blog dell'Espresso)