21 giugno, 2012

Nessuna pietà, neppure per i bambini

Pierluigi Pellegrin («io i neri li chiamo negri per gusto personale, per il piacere un po' perverso di essere insultato dai progressisti») conduce il preserale di Radio Padania Libera. Sua è la rubrica "Mai più senza società multiculturale", una rassegna stampa, quotidiana, di crimini più o meno gravi compiuti da cittadini stranieri in suolo "padano", una sorta di vespro dell'odio introdotto da un passaggio di "Colpa d'Alfredo" di Vasco Rossi ("è andata a casa con il negro la troia") e da un frammento dell'intervento di Nichi Vendola a Piazza Duomo per la vittoria di Pisapia ("noi vogliamo abbracciare i nostri fratelli rom e musulmani"). 

Con la voce che calca il tono sulle nazionalità dei «predoni stranieri» («calano i furti nei negozi, questa è la dimostrazione che i predoni stranieri oramai se la prendono con i più deboli, come gli anziani»), il suo è uno spazio che non risparmia neppure i bambini: «Avviato a Verona un programma di copertura vaccinale per un gruppo di bambini rom di origine rumena. Sarebbe una fantastica notizia, se esistesse il vaccino anti-furto»; o, ancora: «Assalto in villa ad opera di una banda di immigrati albanesi, e, per la serie le buone notizie non arrivano mai da sole, quasi la metà dei bambini nati a Susegana, nel trevigiano, è straniera: un futuro pieno di opportunità multiculturali come quella di cui vi ho appena dato notizia». 

Un'ossessione xenofoba che, ieri sera, non ha avuto pietà neppure per la piccola "Anna", una bimba ucraina, affetta da tetraplegia muscolare dalla nascita, che, a Treviso, grazie all'interessamento di una Onlus, ha finalmente acquistato l'uso delle gambe ma che, a causa dello scadere del visto turistico, rischiava l'espulsione prima del termine delle terapie mediche. Tra storie di scippi, furti e stupri, la vicenda ha fatto capolino nella rubrica di Pierluigi Pellegrin. Il quale -«adesso fatemi sconvolgere i borghesi con una battuta caustica»- ha così commentato: «Questa bambina, adesso, tutto sommato, può andarsene con le proprie gambe a casa sua». 

 Di seguito, l'audio:

 

(per il blog dell'Espresso)



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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