28 maggio, 2010

Pretendo pubbliche scuse da Furio Colombo, da Antonio Padellaro, dalla redazione del Fatto al completo e, perché no, pure da Marco Travaglio

Sul Fatto Quotidiano di oggi, Furio Colombo scrive di un «leghista Daniele Sensi» (portato ad esempio dell'«Italia di Berlusconi») dedito alla propaganda anti-rom: 

Urge tempestiva -e ben visibile- rettifica.

p.s.: il post cui fa riferimento Furio Colombo è questo.
update, ore 14 e 30: ancora nessuno si è fatto sentire.
update, ore 15.00. Mi telefona una segretaria: "Dice il direttore di scrivere una lettera che poi la pubblichiamo". Io: "Io devo scrivere una lettera? Voi avete scritto una minchiata e voi adesso rettificate e chiedete scusa". Lei: "Passo il messaggio al direttore".
update, ore 16.15. Ricevuta telefonata di Furio Colombo, alla quale dovrebbero seguire le pubbliche scuse.
update: le scuse, finalmente. 
 

26 maggio, 2010

Il mio nome è Bossi, Riccardo Bossi

 
Riccardo Bossi, figlio primogenito di Umberto, pilota di rally ed ex portaborse dell'europarlamentare leghista Francesco Speroni, rilascia oggi un'intervista al settimanale Oggi ("papà è il capo della Lega e ha due palle così") per ribattere alle accuse di nepotismo recentemente piovute sul padre. E lo fa tagliando corto:

"la Lega l'ha creata lui, la gestisce lui, il capo è lui. E la cosa più naturale è che accanto a sè voglia i suoi figli"

(foto di Alberto Bernasconi)

17 maggio, 2010

Nessma Tv, la televisione maghrebina di Berlusconi, cacciata dall'Algeria

Ricordate Nessma Tv, il canale satellitare col quale Berlusconi prometteva di portare "libertà e democrazia in tutto il Maghreb" e di trasformare il volto di quella regione "così come già fatto con quello dell'Italia" con le sue reti televisive? Ebbene, pare che il governo algerino abbia ufficialmente intimato alla locale rappresentanza amministrativa di Nessma Tv di abbandonare il territorio nazionale entro quindici giorni, trascorsi i quali scatteranno misure legali. Lo riferisce il quotidiano d'Algeri Ennahar, secondo il quale l'ingiunzione sarebbe conseguente all'attività illegale dell'emittente, che avrebbe operato senza le dovute autorizzazioni.
 
Procedimenti giudiziari sarebbero inoltre già stati avviati contro il direttore della rete, Nabil Karoui, per violazione dei diritti d'autore e per uso illegittimo di numeri telefonici di Telecom Algeria durante diversi giochi a premi televisivi. Nessma Tv sarebbe infine accusata di tentata frode ai danni dello Stato per aver firmato un contratto con l'operatore di telefonia mobile Djezzy durante la crisi diplomatica dello scorso novembre tra Algeri e Il Cairo.
 
Per il momento Nessma non conferma né smentisce. I suoi pessimi rapporti col governo algerino avevano raggiunto l'apice a Parigi, nel corso dell'ultima Conferenza permanente dell'audiovisivo mediterraneo, quando Mustapha Bennabi, direttore della televisione pubblica algerina, quasi veniva alle mani con Tarek Ben Ammar, amico e socio di Berlusconi, anch'egli nel capitale di Nessma Tv ("Nessma è il canale più visto di tutta l'Ageria!", "Bugiardo, in Algeria l'Auditel nemmeno esiste!").
 
"La tv del grande Maghreb" potrebbe ora ripiegare sul digitale terrestre italiano.

15 maggio, 2010

TelePadania aggredita in un campo nomadi, il direttore dell'emittente: "E' colpa di Gad Lerner"


(clicca per ascoltare la registrazione audio)

Cosa succede quando una troupe di TelePadania si reca in un campo nomadi e le sue telecamere vengono raggiunte, pare, da una sassaiola? Che il direttore dell'emittente, Roberto Fiorentini, in collegamento telefonico con Radio Padania, non trovi di meglio che addossare la responsabilità dell'accaduto a Gad Lerner, colpevole "di aver aizzato in maniera violenta, dagli schermi de La7, le comunità rom contro la Lega, tacciandola di razzismo e xenofobia". In collegamento con Radio Padania, ossia con quella radio sulle cui onde si è sentito parlare di "zingari" come di un'epidemia, di "una razza bastarda da sterminare", di gente che se è morta nei campi di concentramento "qualche colpa ce l'avranno". In collegamento con Radio Padania, giusto dopo la lettura degli sms degli ascoltatori: "Dire che gli zingari sono sporconi e molte volte delinquenti è come dire che l'acqua bagna"; "Bossi dice che il governo è forte ma allora perché non governa fortemente con gli zingari?". E lo speaker: "Si sa che gli zingari sono tendenzialmente delinquenti".

Colpa di Gad Lerner, già.


14 maggio, 2010

13 maggio, 2010

10 maggio, 2010

Le Monde: "Sandro Bondi, un ministro che ha il vizio di scrivere poesie. E, ahinoi, di pubblicarle"

Il francese Le Monde, riferendo del boicottaggio da parte del governo italiano del festival di Cannes (causa presenza, fuori concorso, del film Draquila di Sabina Guzzanti), delinea un breve ritratto del nostro ministro della Cultura: 

"Sandro Bondi, ministro italiano dei beni culturali, pratica la poesia. Sovente dedica delle rime alle sue colleghe di governo. Ciò che è peggio, è che talvolta le pubblica. Inoltre ama il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, di un amore che rasenta la devozione. E' per lui che ha gettato alle ortiche gli ideali comunisti della propria giovinezza. E quando si attenta all'immagine del suo idolo, è capace di mostrare i denti"

Il corrispondente di Le Monde ricorda inoltre i "precedenti illustri" di questa "insofferenza che porta il governo Berlusconi a tacciare di 'diffamazione dell'Italia' qualsivoglia critica": 

"Vittorio Mussolini, secondogenito del Duce, produttore e regista durante il regime fascista, se ne uscì furioso dalla proiezione di Ossessione, di Luchino Visconti (1942), gridando: "Questa non è l'Italia!". Nel 1948, il futuro presidente del consiglio, Giulio Andreotti, volle interdire Ladri di biciclette di Vittorio De Sica e altre opere neorealiste perché diceva che restituivano una immagine "deprimente" del paese. Ma loro, almeno, i film prima li guardavano".

06 maggio, 2010

"Non è vero che voglio invadere l'isola di Malta": Renzo Bossi querela blogger per diffamazione

Michel Abbatangelo è un blogger, autore del "Diario segreto di Renzo Bossi". Un'opera evidentemente satirica. Ma quando la politica si appropria dei modi e del linguaggio della satira, la satira rischia la verosimiglianza. O almeno così deve aver ritenuto il Trota. Che ha sporto querela contro Abbatangelo. Il quale s'è visto recapitare un avviso di garanzia che pare uscito da un generatore automatico di Capriccioli. 

Non fosse una cosa seria, ci sarebbe da ridere di gusto. 

Ne riporto alcuni stralci:

"... in più momenti esecutivi del medesimo disegno criminoso, comunicando con più persone attraverso la rete internet (...) offendeva la reputazione di BOSSI Renzo (...) addebitandogli (...): 
-affermazioni, surrettiziamente attribuite a BOSSI Renzo, tese a denigrare il Risorgimento italiano (per BOSSI Renzo "Mameli, Garibaldi, Cavour" sarebbero stati nomi senza senso, letteralmente gettati nella spazzatura della storia") (...); 
-affermazioni tese a descrivere BOSSI Renzo come persona priva di cultura (infatti, secondo l'indagato, BOSSI Renzo attribuirebbe il dipinto di Monna Lisa (ironicamente indicata come Mona Lisa) a Raffaello Sanzio, invece che a Leonardo Da Vinci) (...); 
- affermazioni che, in modo evidentemente ironico e con valenza diffamatoria, riferiscono di un piano, ordito da BOSSI Renzo e dai Deputati BORGHEZIO Mario e SALVINI Mario (sic), quest'ultimo Parlamentare Europeo, di invasione dell'isola di Malta, a seguito dell'arrivo sulle coste italiane di un barcone di "terroristi" con a bordo salvagenti maltesi, aggiungendo che "Questi bastardi arrivano a scortare nelle nostre acque territoriali gommoni di terroristi arabi e sicuramente fanno parte di un piano perfidamente organizzato dai Comunisti e da La Repubblica" (...); 
- affermazioni, rese in modo ironico e con valenza diffamatoria, che riferiscono della intenzione di BOSSI Renzo di costituire la "Chiesa Riformata Secessionista della Nazione Padana", eleggendo come Papa il "Mago Otelma" (...); 
- affermazioni rese in modo sia ironico e sia esplicitamente diffamatorio o calunnioso, con le quali si da conto di un progetto, ordito da BOSSI Renzo e da altri "giovani padani", di far esplodere la Breccia di Porta Pia (...); 
- affermazioni, poste all'interno di un capitolo denominato "Berlusconi l'è un ciula, grande gross e ciula", quindi con offesa anche recata al Presidente del Consiglio dei Ministri e fatta apparire come proveniente dallo stesso BOSSI Renzo, con le quali si dà conto di un immaginario incontro di BOSSI Renzo, del Deputato BOSSI Umberto, come noto padre di BOSSI Renzo, e del Presidente del Consiglio BERLUSCONI Silvio, nel corso del quale quest'ultimo dice (avrebbe detto) "... lo sai quanto mi è costato mettermi in tasca tutta la stampa e quasi tutti i media d'Italia", a valenza diffamatoria, perché reso in termini da far apparire lo stesso BOSSI Renzo come complice di progettualità istituzionalmente irrituali ed ambigue, comunque contrarie all'ordinamento democratico, perché tese al sostanziale controllo di tutta la stampa nazionale da parte dell'organizzazione politica denominata "Lega Nord" (...); 
- affermazioni in termini oggettivamente diffamatori, che riferiscono di un asserito disprezzo di BOSSI Renzo per tutti i cittadini extracomunitari, corredate da inviti ad una sorta di guerra santa nei confronti dei predetti e dei cittadini turchi in particolare (...); - 
apostrofando BOSSI Renzo con l'epiteto di "terrorista", anche in relazione ad affermazioni rese sotto forma di racconto fantasioso contenute nell'articolo denominato "Daniela Santanché salva dai terroristi islamici la sirenetta di Copenaghen in Danimarca" (...).

03 maggio, 2010

Radio Padania: "Barack Obama è l'Anticristo che porterà il mondo alla sua fine"

 
clicca per ascoltare un estratto della trasmissione

E' di nuovo tempo di profezie, su Radio Padania. Dopo "il terremoto in Abruzzo presagio dell'imminente islamizzazione dell'Europa" (ricordate la voce terrorizzata dell'ascoltatrice?), è la volta di "Barack Obama, presagio dell'imminente fine del mondo". 

La storiella è nota: in una sua quartina, Nostradamus avrebbe indicato nell'attuale presidente degli Stati Uniti l'ultimo Anticristo, quello che porterà il mondo al collasso metafisico. In origine, l'impegnativo compito spettava al fantomatico "papa nero", tuttavia, considerato che il 2012 si avvicina e che Ratzinger di nero non ha nemmeno gli occhi, ci si è dovuti affrettare a reinterpretare ogni precedente interpretazione dei sibillini messaggi dell'astrologo francese. 

Radio Padania, inoltre, organo di riferimento di un partito di governo, mica poteva limitarsi ad un Nostradamus qualunque! Nella trasmissione "padani nel mondo", il conduttore, che si dichiara esplicitamente "islamofobico" e "pronto ad una guerra dura e senza paura contro i barboni neri", affida dunque quelle profetiche parole al meno noto, ma ben più suggestivo ed efficace, Ali Abi Talib, "una delle figure più importanti degli sciiti", nonché genero, nientemeno, di Maometto:

"in arabo Barack Obama significa "la benedizione di Hussein" e Barack, in persiano, sta a significare "egli è con noi". Ali Abi Talib ha profetizzato la fine del mondo dopo che un nero, alto di statura, capo dell'esercito più forte della Terra, assumerà il potere in Occidente e porterà un segno evidente del terzo imam Hussein. Gli sciiti non devono dubitare che egli sarà con loro"
Ossia, Barack Obama, ancor prima che l'Anticristo, sarebbe la guida spirituale di Ahmadinejad.