27 settembre, 2013

«Quell'amore sensuale per la Merkel che richiama le fasi anale e orale di Freud»

Su Radio Padania l'analisi «psicanalitica e inconscio-simbolica» delle elezioni tedesche 
 
«Il popolo», anzi «l'iperpopolo tedesco, ama la Merkel per l'antica devozione verso la Terra Madre, una figura femminile che capovolge la figura maschile di Adolf Hitler, rappresentando quel grande amore che la Germania non aveva mai saputo vivere fino in fondo. È un amore passionale, un amore sensuale, perché quella donna è una donna che parla di cibo per il modo in cui si presenta, parla di tutta una serie di gamme che Freud aveva analizzato, dalla fase anale e orale». E ancora: «La Merkel rappresenta l'Europa nella sua concezione più tribale e atavica, partendo dal Ratto d'Europa di Zeus nei confronti di quella giovane fanciulla di Creta che, evidentemente, col passare del tempo, è diventata così imponente, mettendo qualche grammo di ciccia in più, da diventare onnicomprensiva rispetto al continente stesso man mano che la UE è nata e cresciuta inglobando 27 Paesi». Su  Radio Padania, il professor Andrea Rognoni, direttore della rivista (fondata da Mario Borghezio) 'Idee per l'Europa dei popoli', responsabile dell'associazione leghista 'Arte nord' e conduttore della spazio 'Cultura padana', promuove un'analisi psicanalitica delle ultime elezioni tedesche.  

Un'indagine collaborativa, aperta al contributo di ascoltatori e militanti, una doverosa esplorazione sul piano dell'«inconscio simbolico e del simbolismo inconscio» per chi «ama la psicanalisi e sa che la psicanalisi ha qualcosa da dire». Perché, spiega Rognoni, «il mondo padano ha fatto spesso da cuscinetto tra il mondo italiano vero e proprio e quello tedesco, basterebbe ricordare quello che è avvenuto nell'ultima parte della Guerra mondiale, con la Repubblica di Salò e il mondo partigiano, così agguerrito contro tutto quello che è teutonico per tradizione».

Qui sotto, l'audio.

 

(per il blog dell'Espresso)



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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