Il sito francese “Observatoire de l’islamisation” (piattaforma che, “nel rispetto dei musulmani in quanto individui, prime vittime spirituali di un indottrinamento potente e alienante”, si pone come obiettivo quello di contrastare l’”avanzata di un Islam che, nella sua forma classica, è un’ideologia politico-religiosa conquistatrice, incompatibile con la civiltà laica e democratica europea”) saluta con entusiasmo la proposta di legge avanzata dalla Lega Nord che prevede costruzione di nuove moschee solo a seguito di consultazione referendaria tra i cittadini, celebrazione delle funzioni solo in lingua italiana ed interdizione delle attività non legate al culto, quali formazione ed istruzione.
Il sito, che sottolinea le parole di Roberto Cota, capogruppo leghista alla Camera, secondo cui l’Islam “è l’antitesi dell’Occidente e la moschea è un centro politico e simbolico che riveste, anche, una dimensione militare” , riferisce dell'imminente partecipazione di una delegazione della Lega Nord al congresso anti-islamico di Colonia, rimproverando all’UMP (il partito di Sarkozy) di non intrattenere rapporti col Carroccio nonostante la Lega faccia parte del governo italiano. Ma rimprovera anche Philippe de Villiers ed altri esponenti dell’estrema destra francese, i quali, si legge, in confronto all’”audacia” leghista sembrano dei “boy scout”. Philippe de Villiers è il leader dell’MPF (Movimento per la Francia), partito che denuncia l’”influenza insidiosa di elementi dell’Islam radicale in luoghi strategici quali aeroporti, scuole ed ospedali”.
Il testo in elogio della “coraggiosa” battaglia leghista contro l’”invasione islamica” sta rimbalzando sulle pagine web della galassia "nera" francese. È stato rilanciato da blog ufficiali del Fronte nazionale di Le Pen, dal periodico online NovoPress (organo del Blocco identitario, movimento al quale si deve la distribuzione, ai senzatetto, della “zuppa identitaria”, a base di carne di maiale) e dal sito delle Gioventù identitarie (organizzazione che si propone come luogo di aggregazione dei giovani europei ai quali stia a cuore la difesa delle proprie radici dalla “peste dell’immigrazione”). Rilanciano l'elogio anche pagine del Movimento nazional repubblicano, formazione nata da una scissione nel Fronte nazionale che, delusa da Le Pen, ora suggerisce: “L’esempio ci viene da Roma”.