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L’ultima frontiera dell’ideologia leghista passa per la medicina alternativa. Su Radio Padania, Silvana Fandella (presidente dell’associazione Padana Assistenza) e Renata Galanti (collaboratrice del ministro Zaia) raccontano di una cooperativa, sull’Appennino, gestita da un medico che ha abbandonato la medicina ufficiale per dedicarsi a terapie alimentari e programmi dietetici basati sul gruppo sanguigno dei pazienti.
Le due conduttrici sono andate ad incontrare personalmente il dietologo, rimanendo sedotte dal suo metodo: "Ogni persona, ogni popolo deve capire da dove viene e seguire il DNA alimentare dei suoi genitori". Ossia, nello specifico: "Chi proviene dal meridione non deve integrarsi completamente con le abitudini alimentari del nord, mentre chi appartiene a famiglie settentrionali deve tenere conto che i suoi avi mangiavano la selvaggina". Inevitabili gli "scompensi", altrimenti, "se sforzi l’organismo a consumare alimenti contrari al DNA dei tuoi genitori".
Renata Galanti, tendenzialmente vegetariana, confida di non aver perso tempo e di aver già mutato il proprio regime alimentare, poiché "se i miei antenati erano carnivori devo mangiare carne, altrimenti cancello le mie radici".
Resta da capire come dovrebbe comportarsi chi discende da coppie "miste", sempre che le coppie miste siano contemplate.