03 luglio, 2013

Hack, lo strambo "elogio" leghista

«Guardate, signori, che la scienza non ha in mano le chiavi per capire la realtà: attraverso un certo tipo di scuola, e tramite i mass media, i nostri ragazzi vengono drogati, dopati mentalmente su questo valore assoluto della scienza. Ai nostri ragazzi viene fatto il lavaggio del cervello». Radio Padania ricorda Margherita Hack, la 'signora dell'astrofisica italiana' spentasi sabato scorso all'età di 91 anni, mettendola sotto 'processo', assieme alla scienza tout court.

Il professor Andrea Rognoni, conduttore della rubrica 'Cultura padana', riconosce a Margherita Hack («la quale va iscritta nel mondo padano, perché nata a Firenze e poi vissuta nella Padania vera e propria») un «impregiudicato giudizio positivo» per «l'enorme sforzo svolto nei confronti della cosiddetta scienza», ma, aggiunge, «io al gioco del silenzio, del cerotto in bocca, non ci sto», perché «lei sicuramente aveva in mano un patrimonio di conoscenze straordinarie, però questo non ti autorizza ad assumere posizioni di sfida nei confronti del mondo religioso, dell'ufologia e dell'alto esoterismo di qualità».

In particolare, Rognoni rimprovera alla Hack «una forte acredine nei confronti dell'astrologia, che non è solo quella banale e stupida fatta oggi in televisione, ma anche quella più profonda già esercitata dagli assiro-babilonesi, poi portata avanti dai greci e dai celti ed arrivata fino ai nostri giorni, un'astrologia scientifica attenta alla sincronicità tra cielo e terra e praticata attraverso meccanismi piuttosto complessi di base matematica». Margherita Hack, secondo Rognoni, «partiva da una non conoscenza della materia, per criticarla in maniera aprioristica, andando verso quella forma di peccato molto grave di sostituirsi a Dio e ammaestrare i polli».

«Alcune conoscenze di base astrofisiche e astronomiche non ti autorizzano ad aver capito tutto dell'universo e del mondo», sentenzia Rognoni. Che avverte: «Attenzione, certe prese di posizione della Hack nei confronti del mondo ecclesiale, o di tutto ciò che secondo lei era pura falsità, portano al cinismo assoluto, al cinismo santificato, alla Chiesa del menefreghismo, dell'egoismo e del materialismo». Per poi concludere: «Anche io sono d'accordo che la scienza è importante, anche io mi sono sempre interessato alla storia della scienza, in primis della scienza padana, ma è dagli anni '60 che la scienza ci bombarda con i suoi assiomi, con l'aria di volerci dire: voi ignoranti buzzurri state comodi davanti alla televisione, che ci pensiamo noi scienziati a risolvere i problemi».

All'indomani della sua morte, simile 'processo', su Radio Padania, era toccato anche a Lucio Dalla . Proprio ospite di 'Padania misteriosa' , il programma di ufologia di Radio Padania, era invece stata, nel 2009, Margherita Hack.

 
 
Daniele Sensi (per l'Espresso)



Tag: , , , ,  

Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


Profili social: Twitter | Facebook | Instagram | Telegram

Condividi su:

0 commenti:

Posta un commento

Info sulla Privacy