Il francese Le Monde, riferendo del boicottaggio da parte del governo italiano del festival di Cannes (causa presenza, fuori concorso, del film Draquila di Sabina Guzzanti), delinea un breve ritratto del nostro ministro della Cultura:
"Sandro Bondi, ministro italiano dei beni culturali, pratica la poesia. Sovente dedica delle rime alle sue colleghe di governo. Ciò che è peggio, è che talvolta le pubblica. Inoltre ama il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, di un amore che rasenta la devozione. E' per lui che ha gettato alle ortiche gli ideali comunisti della propria giovinezza. E quando si attenta all'immagine del suo idolo, è capace di mostrare i denti"
Il corrispondente di Le Monde ricorda inoltre i "precedenti illustri" di questa "insofferenza che porta il governo Berlusconi a tacciare di 'diffamazione dell'Italia' qualsivoglia critica":
"Vittorio Mussolini, secondogenito del Duce, produttore e regista durante il regime fascista, se ne uscì furioso dalla proiezione di Ossessione, di Luchino Visconti (1942), gridando: "Questa non è l'Italia!". Nel 1948, il futuro presidente del consiglio, Giulio Andreotti, volle interdire Ladri di biciclette di Vittorio De Sica e altre opere neorealiste perché diceva che restituivano una immagine "deprimente" del paese. Ma loro, almeno, i film prima li guardavano".
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Al cronista di Le Monde:L'amore di Bondi verso il suo signore e padrone è vera adorazione.
RispondiEliminaBondi è uno di quelli che si farà seppellire nel mausoleo del Padrone?
RispondiEliminaComunque a me Bondi mette di buon umore, è come guardare quelle persone in adorazione a Fatima, un misto di curiosità e misticità, il mistero della fede.
Sandro Bondi, un ministro che ci fa fare figure di merda all'estero.
RispondiEliminahttp://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment_and_arts/10104813.stm