Radio Padania, 22 aprile 2011. Ore 15:
- Restiamo sempre con le edizioni Piemme, perché è uscito un altro libro molto interessante, un romanzo che ruota attorno all'amore per una donna e per la propria terra.. Si intitola "Semina il vento" e l'autore è Alessandro Perissinotto che noi abbiamo in collegamento telefonico... Buongiorno dottor Perissinotto.... Ecco, io le chiedo: quanto c'è di reale, se non di autobiografico, in questo romanzo?
- Di autobiografico c'è poco se non appunto l'amore per la tradizione; di reale ci sono alcuni fatti accaduti nei mesi scorsi... l'anno scorso... in particolare in me aveva suscitato molto disappunto l'ordinanza di un sindaco leghista che vietava l'uso del costume islamico sulle spiagge fluviali del Comune. Mi era sembrato un gesto gratuito, volto a ribadire che noi non accettiamo le tradizioni altrui. Da qui il titolo del libro, che riprende il celebre proverbio: "Chi semina vento, raccoglie tempesta".
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Sbaglio o si sta parlando dell'ordinanza del sindaco di Varallo Gianluca Buonanno? (mio ex sindaco, purtroppo)
RispondiEliminaSe proprio vuoi saperlo ne ha fatte anche di peggio, ad esempio:
http://www.urtiga.net/?p=119
e ce ne sarebbero altre, ma mi fermo qui... che è meglio.
Sì, è lui.
RispondiEliminaquando i leghisti si atteggiano a intellettuali c'è veramente da ammazzarsi dalle risate
RispondiEliminamannaggia alla cul-tura degli omini verdi
L'impareggiabile On Buonanno! Ultimo avvistamento: su Raitre, a Ballarò, seduto alle spalle di Roberto Cota, impegnato a sincronizzare i movimenti della testa e delle mani (annuire e applaudire insieme è complicato) per sottolineare le parole del diretto superiore.
RispondiEliminaDai Gianluca, che con un po' d'impegno la prossima volta tocca a te sedere in prima fila!
Dopo, beninteso, aver retto il posacenere a Bossi, magari in un luogo pubblico dove è proibito fumare. Compito delicatissimo, riservato ad una ristretta cerchia di eletti.
Quando si dice "classe" dirigente.
Alessandro Fiorenza
ah ah ah ah
RispondiEliminaah ah ah !
RispondiElimina... e dopo cosa ha detto il presentatore? ha mandato la pubblicità?
scommetto che è quello delle trasmissioni pseudo-inchiesta sul complottone contro Olindo e Rosa vittime come il Caimano del sistema arabo-terrone-massonico
RispondiEliminaDaniele
RispondiEliminati prego, raccontaci,
come è proseguita la trasmissione?
probabilmente il conduttore non ha neanche capito l'osservazione, è pur sempre un leghista
RispondiEliminaSior e siori ecco a voi l'indiscutibile livello cul-turale della padania e di radio padania
RispondiEliminala cultura leghista non esiste e lo stesso miglio ha scritto poche pubblicazioni di scarsissimo livello accademico
RispondiEliminail pelatone è un mito assolutamente da sfatare come la befana o babbo natale
@ miriam
RispondiEliminaNon sei la prima persona che mi conferma questa cosa.Saviano ha avuto coraggio a leggere la puttanata migliana sul costituzionalizzare le mafie(manco Porchezio!),ma sento da più parti che la sua presunta fama intellettuale era tutto fumo e niente arrosto.E se il crapapelada valeva poco pensiamo tutti gli altri....
L'ispiratore delle battute di Abbozzi?Uno che dice con disprezzo che sugli appennini sente già l'odore del cous cous è da prendere a scarpate sui denti anche se ha 80 anni.
RispondiEliminauno che in Piemonte si chiama Buonanno dal cognome viene da pensare che sia anche li figlio di immigrati
RispondiEliminaverissime le cose dette sul pelatone legaiolo quasi più indigesto di quello originale
Il ruolo del Gianfrancone regionale è molto sottovalutato. Miglio è stato il primo a parlare di immigrazione in termini drammatici, prima di lui nemmeno la Liga Veneta o l'MSI cavalcavano questo spauracchio.
RispondiEliminaLa cosa vergognosa è che a sinistra c'è gente che cerca di fare passare Miglio come simbolo del "leghismo perbene" e appunto "intellettuale". Bersani, Bersani..
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