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29 luglio, 2011

Il cavallo di Troia della Lega

"La Lega sta 'sovvertendo' il profilo di questo Paese dall'interno; la tattica è quella del cavallo di Troia: non potendo secedere la 'Padania', stanno padanizzando l'Italia. Secondo prassi democratiche, però, grazie ai tanti troiani che per ingenuità, opportunismo o indifferenza hanno spalancato loro le porte delle istituzioni": un'intervista sulla Lega per Valigia Blu.

21 giugno, 2011

Denunciamo Maroni, Bossi e Calderoli

Ieri scrivevo di Aldo Flora, il pensionato piemontese che, a seguito della Pontida di domenica scorsa, ha denunciato il ministro Maroni per alto tradimento, perché a nessun rappresentante delle istituzioni può essere concesso di inneggiare alla "padania libera e indipendente". Proprio sull'esempio di Aldo Flora, il gruppo "Difendiamo la democrazia!" promuove ora, su Facebook, una denuncia collettiva, diffusa e partecipata, dei ministri Maroni, Bossi e Calderoli. Per alto tradimento. E per vilipendio della Costituzione.

17 maggio, 2011

25 febbraio, 2011

I cammelli di Calderoli

Pare che nessuno se ne ricordi, ma, in queste difficili ore, il nostro è l'unico paese al mondo che possa vantarsi di avere al governo un ministro che ospita in casa due cammelli di Gheddafi, dono a suo tempo accettato a mo' di gesto riparatore per la sciocca provocazione costata la vita degli undici libici che la popolazione di Tripoli, la scorsa settimana, rivoltandosi ha commemorato.

19 agosto, 2010

Al via la Scuola di magistratura padana

Al via, a Bergamo, la prima delle tre Scuole Superiori di Magistratura istituite a livello nazionale dalla legge 111 del 2007: sfornerà magistrati per i distretti di Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. 

Nonostante la Lega la definisca "la prima scuola di magistrati del Nord", e nonostante Umberto Bossi dichiari soddisfatto che "i magistrati oggi si fanno i cazzi loro, per questo adesso i giudici li educhiamo noi", non c'è motivo di inquietarsi: il ministro Calderoli rassicura, infatti, che "non si tratta di una scuola leghista, bensì di una scuola padana per avere magistrati padani in Padania".

31 agosto, 2009

Regalate un cammello anche a Borghezio

"Non posso che rimanere colpito da una persona che arriva (in Italia) ed impone il rispetto delle sue origini e delle sue tradizio­ni".
Lo ha detto Roberto Calderoli, riferendosi ad un arabo che gli ha regalato due cammelli.

08 agosto, 2009

Lega, badanti e destra francese: Oltralpe parte la sfida a chi ce l'ha più duro

L’annuncio dell’imminente regolarizzazione di colf e badanti varca le Alpi per rinfocolare gli attriti nell’estrema destra francese. Da un lato, la destra radicale tradizionale del Fronte nazionale; dall’altro, la destra identitaria ed autonomista (che Oltralpe, e nel resto d’Europa, vede nella Lega Nord il modello vincente per uscire dall'isolamento). Nonostante sovente condividano la medesima piazza (antislamica), i toni tra le due fazioni, che si contendono il medesimo elettorato, talvolta si inaspriscono. Così, alla galassia identitaria che rilancia l’intervista rilasciata da Mario Borghezio all’emittente Radio Courtoisie, il Fronte nazionale replica rinfacciando la prossima regolarizzazione di “350 mila stranieri illegali”:
«I ministri ‘identitari’ che compongono il governo Berlusconi, come il leghista Roberto Calderoli che, nel 2006, aveva sfoggiato, davanti alle telecamere, una maglietta con una caricatura di Allah e che aveva affermato che la maggioranza delle badanti erano ‘operaie del sesso e corrieri della droga’, hanno ceduto e si sono piegati al Sistema! Complice di questa regolarizzazione è anche Mario Borghezio, il deputato europeo della Lega Nord accolto da quegli stessi ‘identitari francesi’ che accusano il Fronte nazionale di tutti i mali e che sempre sono pronti a dar lezioni di ‘fondamentalismo’».

Grazie all'indefesso ministro Maroni, però, gli identitari già passano al contrattacco, sbandierando l’entrata in vigore, in Italia, del reato di clandestinità.

23 giugno, 2009

"Uomini che in Francia verrebbero condannati, in Italia vanno al governo": reportage della tv francese sulla Lega Nord

All’inizio del mese, il primo canale della televisione pubblica francese, France 2, ha dedicato un importante reportage all’Italia, un paese “che nulla ha da invidiare alla Francia in quanto a storia, cultura, patrimonio e cucina”, ma che i francesi stentano a prendere sul serio, perché, “indisciplinati ed esuberanti, gli italiani ci fanno sorridere, eccetto che sui campi da calcio”. 

Uno dei servizi dell'inchiesta si focalizzava sulla Lega Nord, “partito dichiaratamente xenofobo che partecipa al governo del Paese”. L'ho tradotto e sottotitolato, dividendolo in due parti. 

Prima parte:  

Seconda parte: