29 giugno, 2008

Rifiuti campani, Umberto Bossi contestato dal popolo leghista

Fine settimana di imbarazzo negli studi di Radio Padania Libera. Dopo l'ok di Bossi e Calderoli allo smaltimento dei rifiuti campani nel nord Italia, simpatizzanti e tesserati leghisti si sentono traditi. “Nemmeno un grammo della spazzatura napoletana finirà nei nostri termovalorizzatori!”, aveva tuonato la Lega in campagna elettorale. Ed ora la fedeltà solennemente giurata a Pontida dal popolo padano vacilla. Si susseguono i programmi, si alternano i conduttori, ma il tenore delle telefonate che giungono in radio è sempre lo stesso: “State calando le braghe! State solo aiutando Berlusconi a farsi gli interessi suoi!”. 

Marco Pellegrini, speaker di “Padania sempre sarà repubblica del nord”, tenta di dirottare il malumore verso i nomadi: “Parliamo dei sinti che la sera vanno a giocare al casinò ma che pretendono villa e piscina gratis!”. Gli ascoltatori, però, non ci stanno. “Sarà il caldo, ma ho l’impressione che Bossi e Calderoli si stiano ammosciando, attentando ai nostri interessi e alle nostre idee”, replica uno. Per Pellegrini nemmeno il tempo di ribattere, che un altro rilancia: “Noi siamo già verdi, ma non vorrei che con la diossina Bossi voglia farci diventare verdi pure i cuori”. Mai l’esercizio di critica si era spinto tanto in alto, fino a coinvolgere il capo carismatico.

Anche Matteo Salvini, oggetto fino all'altro ieri di venerazione politica da parte della base leghista, non ne esce bene: “Stamattina Matteo ci aveva detto che si trattava solo di una bufala architettata da Repubblica e di non leggere quel giornale che racconta solo bugie”, si lamenta un’ascoltatrice lombarda, “ma, un’ora dopo, la notizia è stata confermata in televisione: che figura!”. Luca Talice, in studio con Pellegrini, gioca la carta della “magistratura politicizzata”: “Forse i nostri leader si sono espressi così perché la magistratura attacca il governo guarda caso ora che è alle porte il federalismo fiscale”. Per poi concludere: “Noi tutti abbiamo firmato una delega in bianco al nostro capo, dobbiamo avere massima fiducia in lui”. Ma la fiducia traballa. Un ascoltatore di Novara: “Com’è che prima parlavate diversamente? Non è che anche voi, come gli altri, pensavate solo a sistemarvi?” 

Altra trasmissione, altro conduttore: "Parliamo del campionato europeo di calcio". Chiama un militante modenese: “Che mi importa del campionato? Quello interessa agli italiani, ed io non sono italiano. Mi importa invece delle cose serie: ricordatevi che qui abbiamo fatto i presìdi durante il governo Prodi contro l’immondizia che arrivava, ci dicevate, per colpa del governo di sinistra… in quei presìdi noi militanti ci abbiamo messo l’anima! ”. Come risposta, di nuovo, la magistratura: “Questo è il momento di far quadrato attorno alla Lega, perché i giudici vogliono sovvertire il risultato elettorale”.

Un'ascoltatrice udinese avverte: “Arrivo adesso con mio marito dal parco: guardate che sono davvero in tanti a lamentarsi”. Un’altra esclama risentita: “Ma ci state prendendo in giro? Siamo stufi di fare i pagliacci!”. A corto di argomenti, il conduttore in  studio prima esorta a “non cadere nella trappola tesa dagli organi di informazione”, poi, spossato, sollecita gli ascoltatori a cambiare argomento, perché “che ci frega a noi della spazzatura napoletana!”. Ed una militante, al telefono, subito lo fredda: “La spazzatura napoletana non è una questione tanto marginale: se roviniamo il nostro terreno che ce ne facciamo poi del federalismo?

Parliamo di altro”, insistono ancora i conduttori, “parliamo del reato di clandestinità, parliamo dei rom che non lavorano: avete mai visto un rom lavorare?”. La base, tuttavia, non demorde. Le telefonate di protesta non cessano di arrivare. Nessuno vuol parlare d'altro. Quando infine da Radio Padania si leva l'appello a telefonare per “abbracciare Bossi, per esprimere solidarietà a lui che per il movimento ci ha rimesso la salute”, un’anonima voce femminile, sconsolata, annota: “Sono in Lega da trent’anni, ma oggi mi sento davvero tradita”.




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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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7 commenti:

  1. La Lega perde consenso e questa è una bella notizia

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  2. Il punto è che se perde consensi è perché i suoi militanti si spingono ancora più a destra.
    E questa non è una bella notizia.

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  3. Mario non credo che sulla questione rifiuti campani l'elettorato leghista, deluso, possa spingersi "più a destra": considera che è loro abitudine chiamare Alleanza Nazionale "Alleanza meridionale"

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  4. i pigmalioni della leadership hanno creato dei "mostri" ingovernabili.
    C'è limite alla disumanità?

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  5. saamaya il problema è proprio questo: la Lega, soprattutto in materia di sicurezza e immigrazione (accostamento che io rifiuto, sia chiaro) sta creando aspettative pericolose.

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  6. Aspettative che il PD non pare troppo interessato a contrastare

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  7. ho scritto anch'io qualcosa in merito:

    http://www.liberoweb.net/2008/07/politica-leghista/

    ciao

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