Servizio trasmesso dal TG delle 20 del canale francese France 2, lunedì scorso:
Giornalista in studio: In Italia, un dibattito che agita il paese da diverse settimane, oramai: il fascismo si manifesta di nuovo, senza pudore? Sportivi famosi e uomini politici non esitano più a vantare aspetti positivi dell’operato di Mussolini. Allo stesso tempo, gruppi di tifosi di estrema destra provocano sempre più incidenti. Il Governo ha persino deciso di non distribuire più biglietti per le partite all’estero.
Corrispondente: Braccia tese e slogan inneggianti a Benito Mussolini, sabato sera, a Sofia, in Bulgaria. Ancora una volta il calcio italiano si fa veicolo involontario dell’apologia di fascismo. All’inizio di settembre è stato Christian Abbiati, portiere del Milan, a dire di condividere certi valori del fascismo.
A partire dall’inizio dell’anno, certi inquietanti sentimenti hanno varcato i cancelli degli stadi. Guardate questi saluti fascisti, ad esempio, davanti al municipio di Roma, lo scorso aprile, per festeggiare l’elezione alla guida della città di Gianni Alemanno, ex militante dell’estrema destra.
A settembre è Ignazio La Russa, ministro della Difesa, anche lui proveniente dall’estrema destra, che durante una cerimonia dedicata alla Resistenza italiana, rende omaggio ai soldati fascisti.
La Russa: Farei un torto alla mia coscienza, se non ricordassi che altri militari, come quelli della Repubblica Sociale Italiana, combatterono per difendere quella che ai loro occhi era la Patria.
Corrispondente: Eccoli, quei soldati, alla fine della guerra; ultimi difensori invasati di un regime fascista colpevole delle atrocità commesse al fianco dei nazisti.
Oggi la figura di Mussolini non è più tabù. La si trova per esempio a Roma, su calendari in vendita nelle edicole.
Edicolante: Ricordo che quando ero giovane mia madre mi parlava molto bene di Mussolini, per esempio per tutti i lavori fatti nel Paese.
Corrispondente: L’architettura, vetrina di quel regime fascista che oggi molti cercano di riabilitare. Come qui, nel quartiere Eur, dove davanti allo stadio olimpico si possono ancora vedere mosaici alla gloria del Duce.
O ancora a Predappio, in Romagna, città natale del dittatore italiano.
Tra qualche giorno, alla fine di ottobre, migliaia di nostalgici di Benito Mussolini si ritroveranno, come ogni anno, nella sua città natale. Sono ormai sempre meno isolati e sempre meno marginalizzati nella società italiana.
Tag: alemanno, fascismo, france 2, la russa, mussolini, predappio, sofia, Visti dalla Francia
ma pensassero un po' ai fatti loro i francesi
RispondiEliminache stile mafiosetto qeusto commento anonimo...
RispondiEliminadaniele, che per caso vivi in francia?
comunque è importante che dei bloggers ci facciano vedere il sentire dei paesi stranieri, così capiamo cosa stiamo diventando noi, a confronto. vergognarsi ovviamente è il minimo.
Vivere in Francia? Mi verrebbe da dire: "magari!".
RispondiEliminaMeno male che anche qualcun'altro fa notare queste cose, quando lo faccio io mi danno del pazzo!
RispondiEliminaPiù ci allontaniamo dagli orrori del fascismo e più questo torna prepotentemente, sfruttando la poca memoria che abbiamo e, sopratutto, l'attuale classe politica che invece di condannare l'accendersi di nuovi focolai.. ammicca al ritorno del duce.
RispondiEliminaanonimo, si stanno facendo i fatti loro...si ritrovano sottocasa il bel paese immerso nel delirio di rigurgiti fascisti ...popolari e governativi (vedi la coscienza di La Russa)...mi dirai che se ne sono accorti tardi della piega che prendevano le cose qua da noi e che avrebbero dovuto indignarsi un pochino di più e diversi anni fa...
RispondiElimina..al di là di una goliardica antipatia per i Francesi, sempre pronti a criticare, devo dire che la cosa che più mi preoccupa non sono tanto i saluti romani di giovani ignoranti (in senso letterale) o i calendari appesi in qualche edicola, ma il generale lassismo dei politici che minimizzano: a destra per simpatia, a sinistra per incapacità di andare al di là del semplice ostruzionismo. Abbiamo criticato per decenni i Tedeschi quando non riuscivano a confrontarsi costruttivamente sul nazismo e noi che abbiamo fatto più di loro?!???
RispondiEliminaAppunto AL. Non è questione dei saluti romani e dei calendari in sè, ma di come essi dimostrino la mancanza -o la debolezza- di un tabù che non è ipocrisia, ma uno dei fondamenti del nostro legame sociale.
RispondiEliminaah, adesso ho scoperto chi sei. mi avevi mandato l'invito su facebook...
RispondiEliminaSì, ero capitato casualmente nel tuo "Osservatorio sul razzismo"
RispondiEliminaSi dovrebbero ascoltare più spesso e con più attenzione i commenti degli altri stati sull'Italia. Guardandoci dal di fuori capiremmo meglio quello che stiamo vivendo: una vergognosa nostalgia di un passato fascista.
RispondiEliminaBel post daniele, ben fatto come d'altronde è tua abitudine, però fà male riga dopo riga a chi come il sottoscritto crede nella democrazia.
RispondiEliminaCerto, molto meglio tenersi in casa assassini deliranti (leggi "compagni che sbagliano"). In fondo hanno solo ammazzato dei servitori dello Stato (italiano).
RispondiEliminasignore e signori, è arrivato il benaltrista delle 11.53. sono graditi commenti sul servizio di france 2 anziché inutili divagazioni che nulla hanno a che vedere con il post.
RispondiEliminami sento spesso con dei miei amici all'estero, francia, ma anche e soprattutto spagna e germania. C'è materiale per sfottermi per un quarto d'ora al telefono. E poi a me, che sono rimasto pure fuori dal parlamento. ;p
RispondiEliminaBe' Peppe, se ti può consolare i comunisti francesi alle ultime presidenziali non hanno superato il 2 per cento
RispondiElimina;)
mai sentita tanta ipocrisia in un solo servizio giornalistico. Ma scusate i francesi si sono dimenticati dei migliaia di morti del loro colonialismo? E dell' Algeria? Non mi pare che in quel periodo ci fossero i fascisti
RispondiEliminaot:
RispondiEliminaho redatto, modificandola, la mia proposta di emendamento. Quando puoi dagli un occhiata
Dario
Daniele, perchè hai cancellato il mio commento che ho postato stamattina
RispondiEliminaSTAMATTINA?
RispondiEliminava bene lo stesso, vedo che non accetti più manco il mio nome, non importa. Scusa se sono stata un po' invadente(?). Ciao,auguri,
RispondiEliminaAdele
Anonimo,
RispondiEliminanon ho cancellato nulla, stamattina. Forse si sarà verificato qualche errore in fase di caricamento del tuo commento, che ti prego di ripostare.
@ Adele, che ti ha preso? Che vuol dire che non accetto il tuo nome? Basta che lo scrivi sotto il form, nello spazio apposito, ed è tutto a posto (credimi, non ho alcun potere di "messa al bando" -e poi perchè proprio a te, scusa?- sul servizio commenti di blogger).
RispondiElimina@Gio, grazie mille.
Io sarò pessimista, ma secondo me questa situazione va avanti almeno almeno dal 1994, da quando Berlusconi non trovò nulla di meglio che appoggiare il capo dell'MSI a sindaco di Roma.
RispondiEliminaNegli ultimi 14 anni la Sinistra non ha fatto altro che rinnegare sé stessa, mentre la Destra è rimasta ferma e stabile.
La trasformazione del PCI si sarebbe dovuta fermare ai tempi del PDS o al massimo dei DS. Fare il passo successivo è stato un errore madornale, un errore storico del quale, secondo me, si leggerà sui libri di Storia.
Che questa situazione vada avanti dallo sdoganamento di AN non ci sono dubbi. Sul PCI PDS PD non lo so, non riesco ad essere abbastanza lucido, forse perchè troppo coinvolto "sentimentalmente". Un PD chiaramente ed orgogliosamente spostato a sinistra, però, sarebbe una genialata.
RispondiElimina