04 ottobre, 2011

La Lega rapita dai marziani

Credevate che plesiosauri sfuggiti all'estinzione vivessero solo nei laghi della Scozia? Che i resti di antiche civiltà perdute si fossero inabissati unicamente al largo di Gibilterra? Che i cerchi neolitici fossero un'esclusiva dell'Inghilterra? E che gli Ufo siano stati avvistati la prima volta nel Nuovo Messico l'estate del 1947? Vi sbagliavate: prima di Loch Ness, c'è Varese; prima di Atlantide, c'è Varese; prima di Stonehenge, c'è Varese; prima del New Mexico, c'è, ancora una volta, Varese.

La Varese dei sette laghi («due custodirebbero un'antica città sommersa, mentre dalle acque di quello più grande talvolta emergerebbe un animale con la testa di cavallo»); la Varese inziatica («antiche tombe sono allineate verso il solstizio e l'equinozio, altre, disposte a triangolo isoscele, anticipano la scoperta di Pitagora di alcuni secoli»); la Varese paranormale («il monastero di Cairate sarebbe infestato dal fantasma di una donna riccamente vestita identificata come la regina Manigunda»); ma, soprattutto, la Varese aliena («Il primo incidente di un Ufo si è verificato qui nel 1933, quindi ben 14 anni prima dell'incidente di Roswell»).

A 'Voyager'? No, su Radio Padania, in una delle trasmissioni più incredibili e longeve dell'emittente leghista: 'Padania misteriosa': che in questi giorni sta consolando con le sue fughe nell'occulto i suoi ascoltatori depressi dalle vicende romane.

Condotta da Alfredo Lissoni - un ex insegnate di religione cattolica che su Radio Padania è anche commentatore politico - con la collaborazione del presidente del Centro ufologico nazionale, di un pilota dell'Aeronautica italiana, e di un «fisico ingegnere informatico» salvadoregno (pare che il Salvador sia il paradiso degli appassionati di dischi volanti), 'Padania misteriosa' tratta, ogni settimana, di rosari diabolici, psicospie, cerchi nel grano (il segretario della Lega Nord di Stresa: «Mi occupo di 'crop circles' da dieci anni e denuncio il tentativo di mistificazione operato da gente che dice di averli fatti con asticelle di legno»), di teletrasporto («si trasporta anche la coscienza? Chi arriva è lo stesso che è partito?»), di rapimenti alieni («ma le donne non vengono più inseminate fisicamente come negli anni 90, bensì recettorialmente»), di viaggi extracorporei («quasi noi tutti ogni notte usciamo dal corpo in astrale e andiamo a passeggio con i nostri amici»), e di Ufo, Ufo, e ancora Ufo. Perché «il Ticino, il Pavese, l'oltre Po e la Lombardia sono terra di Ufo: gli Ufo amano la Padania» (testuale).

Amore evidentemente ricambiato: in onda ininterrottamente da tre anni, 'Padania misteriosa' non solo ha retto agli avvicendamenti alla direzione della radio e alla nomina di Renzo Bossi a responsabile dei media del Carroccio, ma, mentre chiudevano rubriche storiche come 'Alpini padani' e 'Sindacato padano', ha anche raddoppiato la durata dei suoi appuntamenti, passata dai 30 minuti scarsi delle prime edizioni agli oltre 60 di quella attuale.

Si tratta, beninteso, di una trasmissione nella quale «parlare di Ufo significa parlare della nostra cultura e della nostra tradizione, perché la nostra gente ha sempre visto strani esseri: potremmo tradurre Ufo nei nostri dialetti per dargli una connotazione padana», dice in diretta il conduttore. E il pubblico leghista segue numeroso.

Tante le telefonare per offrire la propria testimonianza. Alcuni segnalano «la massiccia presenza di sfere luminose che, muovendosi contro l'antigravità, scendono nei boschi per prelevare flora e fauna». Altri raccontano di esperienze al limite del misticismo: «Era una sera d'estate e c'era un cielo bellissimo, pieno di stelle. Mi sono detto: se mi metto a suonare la cornamusa bergamasca vuoi vedere che rispondono? E quelli hanno risposto». Alla cornamusa bergamasca.

I più si limitano tuttavia a fornire una descrizione degli oggetti avvistati: Ufo a forma di fuso, di banana, di stadio da calcio, di sigaro (a Milano, di fianco al Pirellone) e di Boeing 707. C'è chi ne segnala di simili «a una carrozza ferroviaria, con grandi finestroni laterali» (e questo probabilmente è un effetto del doloroso e diffuso pendolarismo da Varese a Milano).

C'è poi la testimonianza di un pilota ufficiale, non si sa di che linea aerea: «Tanti altri miei colleghi li hanno visti, ma non parlano, altrimenti verrebbero sottoposti a visita di idoneità psicofisica e rischierebbero il brevetto di volo, poiché gli esami vengono fatti da scienziati che operano secondo ordini di scuderia e in base ai loro protocolli galileani».

La critica alla “scienza ufficiale” è una costante di 'Padania misteriosa': «Una disciplina così apparentemente modernista come l'ufologia può essere compresa soltanto attraverso le scienze tradizionali dell'antichità e del Medioevo, ossia tramite l'alchimia, l'astrologia e l'esoterismo, scienze che purtroppo, nell'epoca moderna, sono in pochi a praticare».

Accusati quindi di “oscurantismo” e di “ostruzionismo” non sono solo gli ambienti accademici («per restare attaccati al cadreghino sarebbero pronti a rinnegare qualunque cosa, non permettendo alle menti più eccelse di andare avanti»), ma anche il Cicap, Piero Angela e tutto il mondo, o presunto tale, della sinistra: «La sinistra ha da sempre questo concetto che si debba unicamente credere a ciò che si vede e che si tocca, e purtroppo sappiamo in quale direzione sia orientata la stampa. Chi vuole essere libero come siamo noi di Radio Padania fa una fatica tremenda, perché è in atto una congiura del silenzio, che investe anche il cinema, la letteratura e la cultura, tutti ambiti che sembrano di loro appannaggio. La destra e chi non canta nel coro viene zittito e dileggiato, con il risultato che le riviste scientifiche non pubblicano le ricerche sul teletrasporto e sui viaggi nel tempo».

Accuse che, per la verità, non hanno impedito a onorevoli dell'Italia dei Valori (come Ignazio Messina o Ivan Rota) e del Partito democratico (Daniele Marantelli) di prendere parte al programma. Perché gli animatori di Padania misteriosa sanno essere comprensivi: «Bisogna comunque rispettare gli scettici, in quanto la loro conformazione mentale evidentemente non gli permette di aprirsi più di tanto, poiché questo potrebbe causargli dei danni».

Il tutto assume connotati talvolta religiosi, come quando si parla dei Re Magi «che in realtà sono stati istruiti dagli extraterrestri») o quando si narrano le gesta del “Padre Pio del Nord”, un frate milanese dai poteri paranormali dei quali si serviva per rallentare i tram quando arrivava in ritardo alla fermata.

A volte invece si sconfina negli aspetti sessuali («Ci sono sorgenti padane da cui sgorga acqua afrodisiaca») o etnografici («ci sono uomini selvatici che popolerebbero le montagne della Padania per confermarci, psicologicamente, la nostra evoluzione, il nostro salto di qualità».

Poi, naturalmente, 'Padania misteriosa' incrocia talvolta anche la stretta attualità. Quando scoppiò il caso della scuola di Adro, ad esempio, fu affrontato di petto: «Il sole delle Alpi è un simbolo che risale ai catari, una setta che credeva in una divinità extraterrestre, tanto che quel simbolo potrebbe essere la stilizzazione di un Ufo».

In altri casi invece, la trasmissione viene usata proprio per eludere il presente (mentre si votava la fiducia sul ministro Romano: «In Canton Ticino è quasi in atto un'invasione di dischi volanti, ma in Italia non se ne parla, perché l'attenzione dei giornali è tutta spostata sui fatti politici»).

Certo, poi a volte telefonano anche gli scettici. Un ascoltatore, ad esempio, in un'occasione ha protestato: «Dietro tutto questo parlare di Ufo c'è il gruppo Bilderberg che vuole farci il lavaggio del cervello per imporre il Nuovo ordine mondiale. Perché non parlate di cose più serie come le scie chimiche?». Un altro ha invece chiesto: «Ma se davvero gli alieni esistono, perché non si manifestano pubblicamente?» e il conduttore gli ha risposto prontamente: «Forse perché sanno che, come successo con gli indiani d'America, noi verremmo assimilati, perdendo la nostra cultura, le nostre credenze, le nostre tradizioni». Insomma gli alieni sono federalisti e identitari, gente perbene che non vuole imporre i suoi modelli globalizzanti.

Ma gli argomenti vagamente misterici non sono un'esclusiva di 'Padania misteriosa'. A volte tracimano anche in altre trasmissioni dell'emittente leghista, come 'Cultura padana', una rubrica che si rifà al dio celtico Lug, inquisitore del mago Cagliostro. E' condotta da un professore di lettere, Andrea Rognoni, di recente rientrato da un viaggio in Inghilterra dov'era andato alla ricerca del Sacro Graal.

Nell'aprile del 2009, all'indomani del terremoto, Rognoni spiegò che «la città dell’Aquila è costruita seguendo la pianta di Gerusalemme e la Basilica di Collemaggio, rimasta in piedi per tanti secoli e caduta proprio ora, conserva, su una lastra, un inequivocabile segno: una torre sormontata da una mezzaluna». Il sisma insomma come presagio dell'islamizzazione dell'Europa. 

Daniele Sensi (per l'Espresso)



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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