Credevate che plesiosauri sfuggiti all'estinzione vivessero solo nei
laghi della Scozia? Che i resti di antiche civiltà perdute si fossero
inabissati unicamente al largo di Gibilterra? Che i cerchi neolitici
fossero un'esclusiva dell'Inghilterra? E che gli Ufo siano stati
avvistati la prima volta nel Nuovo Messico l'estate del 1947? Vi
sbagliavate: prima di Loch Ness, c'è Varese; prima di Atlantide, c'è
Varese; prima di Stonehenge, c'è Varese; prima del New Mexico, c'è,
ancora una volta, Varese.
La Varese dei sette laghi («due
custodirebbero un'antica città sommersa, mentre dalle acque di quello
più grande talvolta emergerebbe un animale con la testa di cavallo»); la
Varese inziatica («antiche tombe sono allineate verso il solstizio e
l'equinozio, altre, disposte a triangolo isoscele, anticipano la
scoperta di Pitagora di alcuni secoli»); la Varese paranormale («il
monastero di Cairate sarebbe infestato dal fantasma di una donna
riccamente vestita identificata come la regina Manigunda»); ma,
soprattutto, la Varese aliena («Il primo incidente di un Ufo si è
verificato qui nel 1933, quindi ben 14 anni prima dell'incidente di
Roswell»).
A 'Voyager'? No, su Radio Padania, in una delle
trasmissioni più incredibili e longeve dell'emittente leghista: 'Padania
misteriosa': che in questi giorni sta consolando con le sue fughe
nell'occulto i suoi ascoltatori depressi dalle vicende romane.
Condotta da Alfredo Lissoni - un ex insegnate di religione cattolica
che su Radio Padania è anche commentatore politico - con la
collaborazione del presidente del Centro ufologico nazionale, di un
pilota dell'Aeronautica italiana, e di un «fisico ingegnere informatico»
salvadoregno (pare che il Salvador sia il paradiso degli appassionati
di dischi volanti), 'Padania misteriosa' tratta, ogni settimana, di
rosari diabolici, psicospie, cerchi nel grano (il segretario della Lega
Nord di Stresa: «Mi occupo di 'crop circles' da dieci anni e denuncio
il tentativo di mistificazione operato da gente che dice di averli fatti
con asticelle di legno»), di teletrasporto («si trasporta anche la
coscienza? Chi arriva è lo stesso che è partito?»), di rapimenti alieni
(«ma le donne non vengono più inseminate fisicamente come negli anni 90,
bensì recettorialmente»), di viaggi extracorporei («quasi noi tutti
ogni notte usciamo dal corpo in astrale e andiamo a passeggio con i
nostri amici»), e di Ufo, Ufo, e ancora Ufo. Perché «il Ticino, il
Pavese, l'oltre Po e la Lombardia sono terra di Ufo: gli Ufo amano la
Padania» (testuale).
Amore evidentemente ricambiato: in onda
ininterrottamente da tre anni, 'Padania misteriosa' non solo ha retto
agli avvicendamenti alla direzione della radio e alla nomina di Renzo
Bossi a responsabile dei media del Carroccio, ma, mentre chiudevano
rubriche storiche come 'Alpini padani' e 'Sindacato padano', ha anche
raddoppiato la durata dei suoi appuntamenti, passata dai 30 minuti
scarsi delle prime edizioni agli oltre 60 di quella attuale.
Si
tratta, beninteso, di una trasmissione nella quale «parlare di Ufo
significa parlare della nostra cultura e della nostra tradizione, perché
la nostra gente ha sempre visto strani esseri: potremmo tradurre Ufo
nei nostri dialetti per dargli una connotazione padana», dice in diretta
il conduttore. E il pubblico leghista segue numeroso.
Tante le
telefonare per offrire la propria testimonianza. Alcuni segnalano «la
massiccia presenza di sfere luminose che, muovendosi contro
l'antigravità, scendono nei boschi per prelevare flora e fauna». Altri
raccontano di esperienze al limite del misticismo: «Era una sera
d'estate e c'era un cielo bellissimo, pieno di stelle. Mi sono detto: se
mi metto a suonare la cornamusa bergamasca vuoi vedere che rispondono?
E quelli hanno risposto». Alla cornamusa bergamasca.
I più si
limitano tuttavia a fornire una descrizione degli oggetti avvistati: Ufo
a forma di fuso, di banana, di stadio da calcio, di sigaro (a Milano,
di fianco al Pirellone) e di Boeing 707. C'è chi ne segnala di simili
«a una carrozza ferroviaria, con grandi finestroni laterali» (e questo
probabilmente è un effetto del doloroso e diffuso pendolarismo da Varese
a Milano).
C'è poi la testimonianza di un pilota ufficiale,
non si sa di che linea aerea: «Tanti altri miei colleghi li hanno visti,
ma non parlano, altrimenti verrebbero sottoposti a visita di idoneità
psicofisica e rischierebbero il brevetto di volo, poiché gli esami
vengono fatti da scienziati che operano secondo ordini di scuderia e in
base ai loro protocolli galileani».
La critica alla “scienza
ufficiale” è una costante di 'Padania misteriosa': «Una disciplina così
apparentemente modernista come l'ufologia può essere compresa soltanto
attraverso le scienze tradizionali dell'antichità e del Medioevo, ossia
tramite l'alchimia, l'astrologia e l'esoterismo, scienze che purtroppo,
nell'epoca moderna, sono in pochi a praticare».
Accusati
quindi di “oscurantismo” e di “ostruzionismo” non sono solo gli ambienti
accademici («per restare attaccati al cadreghino sarebbero pronti a
rinnegare qualunque cosa, non permettendo alle menti più eccelse di
andare avanti»), ma anche il Cicap, Piero Angela e tutto il mondo, o
presunto tale, della sinistra: «La sinistra ha da sempre questo
concetto che si debba unicamente credere a ciò che si vede e che si
tocca, e purtroppo sappiamo in quale direzione sia orientata la stampa.
Chi vuole essere libero come siamo noi di Radio Padania fa una fatica
tremenda, perché è in atto una congiura del silenzio, che investe anche
il cinema, la letteratura e la cultura, tutti ambiti che sembrano di
loro appannaggio. La destra e chi non canta nel coro viene zittito e
dileggiato, con il risultato che le riviste scientifiche non pubblicano
le ricerche sul teletrasporto e sui viaggi nel tempo».
Accuse
che, per la verità, non hanno impedito a onorevoli dell'Italia dei
Valori (come Ignazio Messina o Ivan Rota) e del Partito democratico
(Daniele Marantelli) di prendere parte al programma. Perché gli
animatori di Padania misteriosa sanno essere comprensivi: «Bisogna
comunque rispettare gli scettici, in quanto la loro conformazione
mentale evidentemente non gli permette di aprirsi più di tanto, poiché
questo potrebbe causargli dei danni».
Il tutto assume connotati
talvolta religiosi, come quando si parla dei Re Magi «che in realtà
sono stati istruiti dagli extraterrestri») o quando si narrano le gesta
del “Padre Pio del Nord”, un frate milanese dai poteri paranormali dei
quali si serviva per rallentare i tram quando arrivava in ritardo alla
fermata.
A volte invece si sconfina negli aspetti sessuali («Ci
sono sorgenti padane da cui sgorga acqua afrodisiaca») o etnografici
(«ci sono uomini selvatici che popolerebbero le montagne della Padania
per confermarci, psicologicamente, la nostra evoluzione, il nostro salto
di qualità».
Poi, naturalmente, 'Padania misteriosa' incrocia
talvolta anche la stretta attualità. Quando scoppiò il caso della
scuola di Adro, ad esempio, fu affrontato di petto: «Il sole delle Alpi è
un simbolo che risale ai catari, una setta che credeva in una divinità
extraterrestre, tanto che quel simbolo potrebbe essere la stilizzazione
di un Ufo».
In altri casi invece, la trasmissione viene usata
proprio per eludere il presente (mentre si votava la fiducia sul
ministro Romano: «In Canton Ticino è quasi in atto un'invasione di
dischi volanti, ma in Italia non se ne parla, perché l'attenzione dei
giornali è tutta spostata sui fatti politici»).
Certo, poi a
volte telefonano anche gli scettici. Un ascoltatore, ad esempio, in
un'occasione ha protestato: «Dietro tutto questo parlare di Ufo c'è il
gruppo Bilderberg che vuole farci il lavaggio del cervello per imporre
il Nuovo ordine mondiale. Perché non parlate di cose più serie come le
scie chimiche?». Un altro ha invece chiesto: «Ma se davvero gli alieni
esistono, perché non si manifestano pubblicamente?» e il conduttore gli
ha risposto prontamente: «Forse perché sanno che, come successo con gli
indiani d'America, noi verremmo assimilati, perdendo la nostra cultura,
le nostre credenze, le nostre tradizioni». Insomma gli alieni sono
federalisti e identitari, gente perbene che non vuole imporre i suoi
modelli globalizzanti.
Ma gli argomenti vagamente misterici non
sono un'esclusiva di 'Padania misteriosa'. A volte tracimano anche in
altre trasmissioni dell'emittente leghista, come 'Cultura padana', una
rubrica che si rifà al dio celtico Lug, inquisitore del mago Cagliostro.
E' condotta da un professore di lettere, Andrea Rognoni, di recente
rientrato da un viaggio in Inghilterra dov'era andato alla ricerca del
Sacro Graal.
Nell'aprile del 2009, all'indomani del terremoto,
Rognoni spiegò che «la città dell’Aquila è costruita seguendo la pianta
di Gerusalemme e la Basilica di Collemaggio, rimasta in piedi per tanti
secoli e caduta proprio ora, conserva, su una lastra, un inequivocabile
segno: una torre sormontata da una mezzaluna». Il sisma insomma come
presagio dell'islamizzazione dell'Europa.
Daniele Sensi (per l'Espresso)
Tag: alfredo lissoni, andrea rognoni, club bilderberg, extraterrestri, radio padania, ufo
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