«Napolitano è il tipico parassita, è il prototipo del parassita grosso,
del parassita gigante e ha finalmente gettato la maschera, sta sorgendo
la dittatura e ora il popolo si deve ribellare»: base leghista furente
su Radio Padania con il presidente della Repubblica per la scelta di
nominare Mario Monti senatore a vita nella prospettiva di un governo
tecnico a lui affidato.
Ricalcando le dichiarazioni del ministro Calderoli
che alla sola ipotesi di un «governo tecnico, di coesione, di tregua,
di unità nazionale o come diavolo li si voglia chiamare» aveva parlato
di golpe, Giorgio Napolitano viene descritto come un «personaggio
pericolosissimo» che «sbattendosene le balle della democrazia» sta
«facendo uno scippo alla nostra sovranità» con il deliberato scopo di
voler «ancora una volta far pagare solo il Nord» perché «i problemi li
stava già risolvendo la riforma per il federalismo fiscale voluta dalla
Lega».
E allora: «Ricordatevi di quando applaudiva alle stragi
in Ungheria», raccomanda un ascoltatore di Milano, seguito da altri che
propongono soluzioni: «Prendiamo in mano il fucile»; «meno ampolle e più
sangue»; «secessione, e, se serve, secessione armata».
La più
moderata, un'ascoltatrice bresciana: «Andremo in piazza e butteremo via
quel presidente della Repubblica che, alla sua età, sarebbe meglio se ne
andasse in pensione e se ne stesse a casa».
Una rabbia che si
riversa in Rete, sul gruppo Facebook di Radio Padania (non amministrato
da via Bellerio), dove qualcuno si augura che «quello sporco comunista
muoia di dolori atroci».
A parlare di «colpo di stato» e di «sovvertimento della volontà popolare» è però anche l'onorevole Carolina Lussana
che, intervenendo sull'emittente leghista, condivide i malumori di
quanti mettono in guardia dagli «appetiti di una Germania che ha perso
la guerra e che ora vuole invadere tutta l'Europa».
Di una vera e propria aggressione favorita dal capo dello Stato parla invece Alberto Torazzi,
capogruppo del Carroccio in Commissione attività produttive: «L'Italia
è un paese ricco e qualcuno vuole derubarci dei frutti del nostro
lavoro tramite un'aggressione favorita dal presidente della Repubblica
il quale, violando la Costituzione e spingendo per la guerra in Libia,
ha dato all'estero l'idea di un Italia come di un cadavere in
putrefazione, alimentando gli appetiti che si stanno verificando in
questi mesi».
Ma è con Roberto Ortelli,
conduttore del palinsesto pomeridiano di Radio Padania vicino ai
cattolici tradizionalisti dell'Istituto Mater Boni Consilii (fraternità
improntata all'antigiudaismo teologico che considera lo stesso Benedetto
XVI un infiltrato della massoneria progressista), che il riferimento
alle trame occulte cui tutti accennano (Carolina Lussana: «siamo sotto
dettatura di un'agenda decisa in segrete stanze») si fa esplicito. Se
nei giorni scorsi consigliava la lettura del testo antisemita "Il
governo mondiale e la controchiesa" di Pierre Virion, ora Ortelli
raccomanda quella di "Massoneria e sette segrete" di Epiphanius:
«"L'ordine nasce dal caos", penso che sia stato tutto preparato, e non
da oggi».
Insomma, il presidente Napolitano agirebbe per conto
del Nuovo ordine mondiale, una supermassoneria che, tramite il Club
Bilderberg e la Commissione Trilaterale, di cui Mario Monti è stato
presidente, si ispirerebbe ad una sorta di Piano di rinascita
democratica di scala globale.
Una riedizione del famigerato complotto demo-pluto-giudaico-massonico che, sulla bacheca Facebook di Matteo Salvini,
presto svela il suo volto. Chiede l'eurodeputato leghista: «Secondo voi
chi c'è dietro il casino di questi giorni?» Risponde qualcuno: «Gli
Stati Uniti e l'oscura finanza ebraica»; altri: «I banchieri tedeschi ed
ebrei».
Complotto in atto anche per l'onorevole Massimiliano Fedriga,
che su Radio Padania mette in allarme la base: «Voglio far presente a
tutti coloro che ci ascoltano che, da alcuni mesi a questa parte, la
Lega, che guarda caso si dissocia dalle lobby internazionali, è
bersaglio prediletto degli organi di stampa controllati dai grandi
gruppi economici: un disegno chiarissimo si sta disvelando sotto i
nostri occhi».
Un cospirazionismo che per l'onorevole Torrazzi
passa anche da "Er Pelliccia", il ragazzo arrestato a seguito degli
scontri di Roma dello scorso ottobre: «Il principale finanziatore dei no
global è lo speculatore internazionale George Soros, una delle più
grandi canaglie della finanza speculativa, il quale vuol far credere
che coloro che si oppongono alla globalizzazione siano tutti personaggi
alla "Er pelliccia"».
Il fine, ancora una volta, è colpire la
Lega, «l'unico partito che si oppone ad un disegno che vuole privare i
popoli della sovranità del loro territorio»; lo strumento,
l'immigrazione: «Gli immigrati sono i loro mercenari, ci aggrediscono
con quelli, gli daranno il voto per soffocarci democraticamente».
Un ammonimento raccolto da una militante di Domodossola che telefona in
radio spaventata: «Presto, muovetevi, sbattete fuori tutti gli
immigrati che teniamo nei centri di accoglienza, prima che il governo
cada del tutto».
Daniele Sensi (per l'Espresso)
Tag: alberto torazzi, carolina lussana, club bilderberg, lega nord, mario monti, massimiliano fedriga, napolitano, radio padania, roberto ortelli, soros, trilaterale
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