11 novembre, 2011

Complotto! La base leghista urla al massone

«Napolitano è il tipico parassita, è il prototipo del parassita grosso, del parassita gigante e ha finalmente gettato la maschera, sta sorgendo la dittatura e ora il popolo si deve ribellare»: base leghista furente su Radio Padania con il presidente della Repubblica per la scelta di nominare Mario Monti senatore a vita nella prospettiva di un governo tecnico a lui affidato.

Ricalcando le dichiarazioni del ministro Calderoli che alla sola ipotesi di un «governo tecnico, di coesione, di tregua, di unità nazionale o come diavolo li si voglia chiamare» aveva parlato di golpe, Giorgio Napolitano viene descritto come un «personaggio pericolosissimo» che «sbattendosene le balle della democrazia» sta «facendo uno scippo alla nostra sovranità» con il deliberato scopo di voler «ancora una volta far pagare solo il Nord» perché «i problemi li stava già risolvendo la riforma per il federalismo fiscale voluta dalla Lega».

E allora: «Ricordatevi di quando applaudiva alle stragi in Ungheria», raccomanda un ascoltatore di Milano, seguito da altri che propongono soluzioni: «Prendiamo in mano il fucile»; «meno ampolle e più sangue»; «secessione, e, se serve, secessione armata».

La più moderata, un'ascoltatrice bresciana: «Andremo in piazza e butteremo via quel presidente della Repubblica che, alla sua età, sarebbe meglio se ne andasse in pensione e se ne stesse a casa».

Una rabbia che si riversa in Rete, sul gruppo Facebook di Radio Padania (non amministrato da via Bellerio), dove qualcuno si augura che «quello sporco comunista muoia di dolori atroci».

A parlare di «colpo di stato» e di «sovvertimento della volontà popolare» è però anche l'onorevole Carolina Lussana che, intervenendo sull'emittente leghista, condivide i malumori di quanti mettono in guardia dagli «appetiti di una Germania che ha perso la guerra e che ora vuole invadere tutta l'Europa».

Di una vera e propria aggressione favorita dal capo dello Stato parla invece Alberto Torazzi, capogruppo del Carroccio in Commissione attività produttive: «L'Italia è un paese ricco e qualcuno vuole derubarci dei frutti del nostro lavoro tramite un'aggressione favorita dal presidente della Repubblica il quale, violando la Costituzione e spingendo per la guerra in Libia, ha dato all'estero l'idea di un Italia come di un cadavere in putrefazione, alimentando gli appetiti che si stanno verificando in questi mesi».

Ma è con Roberto Ortelli, conduttore del palinsesto pomeridiano di Radio Padania vicino ai cattolici tradizionalisti dell'Istituto Mater Boni Consilii (fraternità improntata all'antigiudaismo teologico che considera lo stesso Benedetto XVI un infiltrato della massoneria progressista), che il riferimento alle trame occulte cui tutti accennano (Carolina Lussana: «siamo sotto dettatura di un'agenda decisa in segrete stanze») si fa esplicito. Se nei giorni scorsi consigliava la lettura del testo antisemita "Il governo mondiale e la controchiesa" di Pierre Virion, ora Ortelli raccomanda quella di "Massoneria e sette segrete" di Epiphanius: «"L'ordine nasce dal caos", penso che sia stato tutto preparato, e non da oggi».

Insomma, il presidente Napolitano agirebbe per conto del Nuovo ordine mondiale, una supermassoneria che, tramite il Club Bilderberg e la Commissione Trilaterale, di cui Mario Monti è stato presidente, si ispirerebbe ad una sorta di Piano di rinascita democratica di scala globale.

Una riedizione del famigerato complotto demo-pluto-giudaico-massonico che, sulla bacheca Facebook di Matteo Salvini, presto svela il suo volto. Chiede l'eurodeputato leghista: «Secondo voi chi c'è dietro il casino di questi giorni?» Risponde qualcuno: «Gli Stati Uniti e l'oscura finanza ebraica»; altri: «I banchieri tedeschi ed ebrei».

Complotto in atto anche per l'onorevole Massimiliano Fedriga, che su Radio Padania mette in allarme la base: «Voglio far presente a tutti coloro che ci ascoltano che, da alcuni mesi a questa parte, la Lega, che guarda caso si dissocia dalle lobby internazionali, è bersaglio prediletto degli organi di stampa controllati dai grandi gruppi economici: un disegno chiarissimo si sta disvelando sotto i nostri occhi».

Un cospirazionismo che per l'onorevole Torrazzi passa anche da "Er Pelliccia", il ragazzo arrestato a seguito degli scontri di Roma dello scorso ottobre: «Il principale finanziatore dei no global è lo speculatore internazionale George Soros, una delle più grandi canaglie della finanza speculativa, il quale vuol far credere che coloro che si oppongono alla globalizzazione siano tutti personaggi alla "Er pelliccia"».

Il fine, ancora una volta, è colpire la Lega, «l'unico partito che si oppone ad un disegno che vuole privare i popoli della sovranità del loro territorio»; lo strumento, l'immigrazione: «Gli immigrati sono i loro mercenari, ci aggrediscono con quelli, gli daranno il voto per soffocarci democraticamente».

Un ammonimento raccolto da una militante di Domodossola che telefona in radio spaventata: «Presto, muovetevi, sbattete fuori tutti gli immigrati che teniamo nei centri di accoglienza, prima che il governo cada del tutto». 

Daniele Sensi (per l'Espresso)



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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