La giunta provinciale di Bergamo, retta dal leghista Ettore Pirovano, ha erogato un contributo straordinario a beneficio dei Giovani padani per la loro seconda edizione della "Orobic Bier Fest", una festa della birra in salsa celtica. Questo mentre gli amministratori locali del Carroccio minacciano di disertare e boicottare i
festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia col pretesto della crisi economica.
Tag: bergamo, ettore pirovano, giovani padani, lega nord, orobic bier fest
Sappiamolo!
RispondiEliminaDa bergamasca so bene cosa significhino 15 anni almeno di politica culturale leghista.
Questo dei finanziamenti è solo l'ennesimo esempio di come l'unità d'Italia sia percepita nella mia città.
Uno di cui mi ricordo bene è stato il primo "geniale" atto della giunta legista elette alle ultime elezioni: togliere i cartelli turistici (quelli marroni) che indicavano BG come "Città dei Mille" e sostituirli con altri cartelli, sempre turistici, con la scritta "Berghèm", dato che il dialetto risultava più gradito ai cittadini rispetto al ricordo della spedizione di Garibaldi.
Questa cosa tra l'altro è successa dopo mesi di polemiche fatte apertamente,anche sui giornali, dai leghisti che contestavano la scelta della giunta di centro sinistra e dopo diversi tentativi di boicottaggio, coprendo di vernice verde i cartelli contestati, hanno propagandato il successo del volere popolare padano (cioè seocndo loro di tutti i cittadini) sostituendo i cartelli.
Perchè dovremmo festeggiare una festa che non ci riguarda? Studiamo la storia come è veramente e non come qualcuno ce l'ha da a pillole, la cosidetta italia è stata imposta sin dal primo giorno, c'erano sconforti al sud e al nord, il sud stava bene e voleva rimanere nel regno delle due sicilie, dove aveva un buon commercio e alta produzione, il nord preferiva rimanere con gli austriaci, sono due culture che furono unite solo per togliere roma alla chiesa, le spedizioni garibaldine non furo nientaltro che una falsa, visto che i comandanti avversari furono ben pagati e gli furono inoltre proposti incarichi alti nella nuova italia se nn avessero fatto resistenza, l'unità nasce dal volere popolare di più persone non dei potenti, stavamo bene tutti divisi come eravamo, non avevamo nulla in comune, e ancora oggi quando (fonte giornali svizzeri) la svizzera ipotizza una irrealizzabile unione con la lpombardia, gli stessi lombardi esultano, questa non è unione, non possiamo festeggiare una festa di un qualcosa che non ci piace e ci viene imposto, e poi lo sanno tutti l'unica cosa che lega l'italia è la nazionale di calcio, e be solo questo non fa una nazione! e dunque secondo me è giusto non festeggiare, e io non festeggerò per una festa in cui non mi riconosco; è anche vero che quei soldi li potevano usare per altro, per maggiori servizi, vogliamo stringere la cinghia la stringiamo su tutto.
RispondiElimina@Raf: ricordo bene il vergognoso atto del sindaco Bruni poco dopo la sua elezione a sindaco di Bergamo: togliere i cartelli in lingua bergamasca "Bèrghem" fatti mettere dall'amministrazione precedente. Un atto inqualificabile di puro astio politico e di vergogna verso se stessi e verso la propria storia e identità. A dimostrare come l'amore della sinistra per le lingue del popolo sia purtroppo molto strumentale e a correnti alternate... Un atto di un provincialismo indegno, accompagnato, tra l'altro, da un tripudio di luoghi comuni che ci è toccato leggere secondo i quali i "turisti" avrebbero "riso" della doppia denominazione. Pessimo provincialismo all'italiana, dal momento che ovunque in Europa i turisti vengano accolti dalle città con denominazioni bilingui, sono ancor più interessati a conoscere genti che hanno l'orgoglio e la cura di se stessi della propria identità e non se ne vergognano. La lingua del territorio è lingua di tutti, indipendentemente dal "credo" politico, cara Raf. Ma Bruni aveva, in maniera molto miope regalato ancora una volta questa battaglia di civiltà alla Lega. Che cosa ci si poteva aspettare, una volta girato il vento, che le cose non dovessero tornare come prima della "vendettina" del sindaco di centrosinistra?
RispondiEliminaGioann Pòlli
quando il latrocinio di soldi pubblici é coperto con la scusa della difesa delle "lingue" locali
RispondiEliminase magnano tutto stì "autonomisti" peggio di craxi
alcune mie considerazioni:
RispondiEliminastiam parlando di 500euro.. per un'amministrazione provinciale è robetta.. cioè, non voglio dire che il presidente abbia fatto bene, ma mi pare proprio una pagliuzza questa.
penso che contributi ad eventi culturali e giovanili possano essere quasi sempre una cosa positiva. poi, ripeto, stiam parlando di 500euro?
è vero che purtroppo l'organizzazione è politica e forse avrebbe dovuto raccimolare gli aiuti dai propri sostenitori ed elettori
è vero che la festa c'era già stata, quindi il contributo a cosa serve? solo a rimpinguare le tasche degli organizzatori?
quindi forse il contributo poco aveva a che fare con la festa e molto invece con la politica?
continua ad esser triste questo inseguimento fatto dai "padani" di tradizioni.
rifiutano la cultura e tradizione italiana per inseguire quella di paesi del nord europa.
Come già dissi a Gioànn,
sarebbe bello se i leghisti iniziassero a riscoprire la musica delle proprie regioni e non quelle di altre nazioni,
da bergamo è ormai sparita la baghet, sono spariti i canti della stella (che si facevano proprio in questo periodo),
ma fioriscono sempre più carnevalate celtiche e irlandesi.
idem come qui nel comasco/varesotto dove la maggior espressione di cultura autoctono è rappresentata da un musicista rock-blues!
tiz.
Tiz, non è assolutamente vero che da Bergamo è sparito il baghèt, anzi! Sta tornando in forze: guarda qui: http://www.berghembaghet.it/
RispondiEliminaUna vera e propria "pipe band" di baghèt, formata da poco, con annessa scuola di musica, frequentata da giovani... Il lavoro - del tutto bipartisan ;-) - di personaggi come Valter Biella o Piergiorgio Mazzocchi con i suoi Samadur ha iniziato a dare i suoi frutti... Anni fa è vero che un'edizione della rassegna "Andar per musica", dedicata alla cornamusa, non ne ha mostrata nemmeno una del luogo. Oggi non sarebbe più così, dal momento che i bagheté stanno dando fiato agli strumenti come non era mai accaduto da decenni...
Gioann Pòlli
@ Gioann,
RispondiEliminabeh, allora sono contento per i bergamaschi.
a questo punto credo che solo nelle mie zone (como/varese) sia del tutto sparita la cultura musicale autoctona.
da qualche anno a Busto Arisizio (VA) si svolge il "Busto Folk Fest",
a parte una insperata comparsata nella prima edizione di un duo di suonatori delle 4pronvice per il resto sono anni che la rassegna è esclusivamente dedicata alla musica irlandese.
perchè chiamarla dunque genericamente Folk Fest?
I leghisti di queste parti a quanto pare si sentono più irlandesi che italiani, forse quindi preferirebbero finalmente mollare il povero e sanguisuga suddd italiano per andare ad aiutare l'Irlanda? lì si che stanno bene!!! :-)
tiz
(chiedo scusa per i continui off topic)
ehm...scandalizzo qualcuno se dico che in effetti preferisco la birra ?
RispondiEliminala riscoperta del dialetto è una cosa buona ma solo se si sviluppa in un ottica chiaramente antifascista altrimenti da strumento di liberazione diventa l'ennesima scusa per discriminare in modo razzista
RispondiEliminase a questo ci aggiungete che fra i leghisti non c'e nessuno che si intenda vagamente della materia capite bene che ogni tentativo di strumentalizzazione del dialetto va nella direzione del solito cameratismo da strapaese della serie anticentralismo come scusa per fare un po di razzismo e penetrare fra i giovani con la musica
fare riscoprire le culture regionali a un leghista sarebbe come fare operare a cuore aperto un macellaio
vedi i cartelli italiano-dialetto a bergamo o le provocazioni in torinese di borghezio all'europarlamento
anche fosse solo un euro si tratta di soldi della collettività
vergogna
Off topic per off topic...
RispondiEliminaA quando un bel post su cause ed effetti della pentola a pressione di odi interetnici che ci siamo portati in casa?
magari dal titolo:
"Lega Nord: Fomentatrice di odio o estremo antidoto alla guerra tra poveri?"
Grazie, saluti
stiamo preparando un nuovo dossier con nomi e cognomi sull etnismo propugnato dai verdognoli fatto di esaltazione della razza,del dialetto,del sangue-suolo,delle loro musichette da osteria
RispondiElimina@Alessandria:
RispondiEliminacioè?
...oddio, eccone un'altra che fa il paio con quella che ha denunciato radio padania
RispondiElimina@Miriam: scrivi: "fra i leghisti non c'è nessuno che si intenda vagamente della materia". Sicura? Sicura sicura? Proprio nessuno? Cerca meglio, magari qualcuno che se ne intende almeno vagamente lo trovi... ;-) Quanto alla mia "ottica antifascista" mi pare sia abbastanza chiaro il mio/nostro riferimento alla Carta di Chivasso. Mi auguro che tu sappia di che cosa sto parlando, in ogni caso: http://www.europaplurale.org/La%20Carta%20di%20Chivasso.htm
RispondiEliminaCordiali saluti. Gioann Pòlli
mwahahah
RispondiEliminamò pure i leghisti intellettuali....rutti in rime baciate?
@ Gioann
RispondiEliminariguardo il Vs antifascismo
non mi riesce di capire come possiate stare al governo con gente come Ciarrapico o LaRussa,
come possiate promuovere/votare leggi che ricordano molto da vicino quel regime che Chivasso rinnegava
(ronde, reato d'immigrazione, leggi sull'etica personale illiberali, discriminazione di omosessuali e nomadi).
Non vi si è mai visti alle celebrazioni per la liberazione dalla dittatura fascista.
Purtroppo la Lega negli ultimi anni può dirsi tutto tranne che antifascista.
tiz
Nel frattempo il governo di cui fa parte la Lega ha vietato dal 2011 le sponsorizzazioni e i contributi, per cui se dall'anno prossimo fioccheranno le denunce per danno erariale alla Corte dei Conti, non prendetevela coi giudici comunisti e il centralismo:
RispondiEliminaL'art. 6, comma 9, del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla Legge n. 112/2010 ha introdotto, a partire dal 1° gennaio 2011 il divieto alle spese per sponsorizzazioni da parte degli enti.
In data 15 dicembre 2010 la Corte dei Conti - Sezione regionale per la Puglia, su richiesta di parere di un Sindaco, ha deliberato che ad
essere vietati sarebbero in generale anche "gli accordi di patrocinio comportanti spese" (contributi e simili) perchè la norma, dice la corte, "tende ad evitare la concessione del patrocinio che preveda oneri da
parte delle amministrazioni pubbliche ad iniziative organizzate da soggetti terzi".
Marino
Ma poi la birra l'hanno inventata gli Egiziani, è un prodotto extracomunitario, perché fare una festa della birra?
RispondiEliminaLasciatela bere a noi che siamo per l'unità dei popoli (non solo dell'Italia) ed il melting pot che migliorerà il mondo.
Lasciatela a noi che mangiamo Cus Cus e Sachertorte nello stesso pasto, in nome della golosità mondiale, prendendo il meglio da tutti!
Hasta el Felafel siempre!
Ale
P.s.: scusate la goliardata :)
@Tiz. Ho riflettuto un po' se rispondere o meno al tuo post, sia perché avrei scritto un altro OT (piuttosto lungo, e mi scuso in anticipo) sia perché chiaramente un post ideologico. Considerato che sei sempre stato interlocutore garbato e costruttivo, provo a dirti la mia, perfettamente consapevole che non cambierai idea.
RispondiEliminaCon personaggi come quelli che hai citato si è nella stessa maggioranza su un programma -elettorale prima e di governo poi -condiviso e sottoscritto, nel quale spiccano i primi passi per trasformare l'antico stato centralista e scialacquatore in un moderno stato federale. L'antitesi delle tesi fasciste. Non si è andati al governo al motto del mussoliniano "spezzeremo le reni alla Grecia" oppure "cantiamo lo schiaffo e il pugno" come nel manifesto futurista di Marinetti...
Sulle "leggi" votate, se osservi bene, vanno tutte nel senso della ripresa di controllo dei territori da parte dei propri abitanti. e non certo verso la costruzione dell'Impero fondato sull'invasione di quelli altrui...
La legge sulle (impropriamente dette) ronde prevede il supporto dei cittadini, armati di telefonino (e non di manganello...), all'opera delle forze dell'ordine contro la microdelinquenza. Decisamente una legge "fascista", non c'è che dire. Quanto al reato di immigrazione clandestina, presente in altri ordinamenti come quello della Repubblica federale tedesca o del Regno unito, francamente non vedo nessi con il fascismo. Citami poi, con tanto di estremi e di titoli, una legge varata che preveda la discriminazione degli omosessuali o dei nomadi in quanto tali e ne parliamo.
Infine, la tua ultima affermazione, relativa alla partecipazione della Lega alle manifestazioni per la Liberazione ("non vi si è mai visti"). Errore storico, Tiz. Bastò e avanzò quel 25 aprile 1994 quando la Lega, con in testa Bossi, partecipò alla manifestazione in Piazza del Duomo. I "sinceri democratici ed antifascisti" pensarono bene di menare le mani. Tra gli altri, un leghista che conosco, persona anziana e mite, fu aggredito, malmenato e ci rimise pure la macchina fotografica. Bella "liberazione dai fascisti". Già, ma i fascisti c'erano ancora, anche se di un altro colore.
Un'altra considerazione sul fascismo "in senso lato": oggi il fascismo non è certo chi in chi vuole ritornare ad essere "padrone in casa propria" (e non in quella degli altri come è avvenuto nel fascismo vero e storico!!) ma in quei potentati che, all'opposto, hanno ormai trasformato il pianeta in un luogo in cui le grosse imprese vanno a cercare la mano d'opera al più basso prezzo possibile, al di fuori e al di dentro di ciò che resta dei vecchi confini. Il fascismo oggi come ieri è essere espropriati delle proprie economie e, quindi e soprattutto, del proprio lavoro. E' dover subire il dumping sociale delle masse di mano d'opera a poco prezzo "portate dentro" dai nuovi schiavisti. E' vedersi rubare il proprio lavoro per darlo a masse di lavoratori asiatici disposti a lavorare a un decimo del compenso e al doppio delle ore. Chi ha permesso tutto questo, chi permette tutto questo è lontano anni luce dalla Lega. E soltanto la Lega ha sempre denunciato la globalizzazione e questo nuovo "fascismo" planetario. Peccato soltanto che la sinistra degli ultimi vent'anni, in italia, non abbia fatto altro che avallarla. Anche la sinistra più "estrema" e coerentemente "no global" come quella rappresentata dal miglior Bertinotti, una volta al governo con Prodi, ha finito per sottoscriverla. Discorso articolato e lungo, lo so. Ma se ci si vuole proprio mettere a parlare di "fascismo" nel 2011, non si può non affrontarlo.
@Gioan
RispondiElimina2 cose veloci:
la discriminazione degli omosessuali non viene fatta per mezzo di leggi varate ma NON facendo leggi ad esempio per istituire l'aggravante dell'omofobia o non facendo leggi che permettano il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
vietare dei diritti che non limiterebbero alcuna libertà altrui e che non danneggerebbero alcuna persona o cosa io lo chiamo fascismo.
riguardo il reato di immigrazione clandestina trovo sia fascismo che il reato si calcoli su una condizione d'esistenza e non su delle azioni.
cito:
"[...]il fascismo (è) [...] in quei potentati che [...] hanno trasformato il pianeta in un luogo in cui le grosse imprese vanno a cercare la mano d'opera al più basso prezzo possibile, al di fuori e al di dentro di ciò che resta dei vecchi confini [...]"
in senso lato questa condizione può ricordare e portare a quanto sta accadendo oggi a Torino, no?
e proprio ieri a pranzo ascoltavo su radiopadania un sacco di ascoltatori solidali con Marchionne.
dirai che Pomigliano non c'entra con la tua frase, ma io credo che lo spirito (ricattatorio verso i lavoratori) sia lo stesso da te illustrato.
ciao,
tiz.
@tiz, velocissimo solo sul punto dei "pontentati" eccetera: hai centrato esattamente l'argomento Fiat, che era proprio quello che volevo sottolineare. Il punto non è Marchionne. Il punto è l'aver demolito - tramite la globalizzazione e l'abbattimento indiscriminato dei vincoli a merci e persone - le reti di protezione a tutela del lavoro e delle produzioni. E dei diritti che l'Occidente si è conquistato a prezzo di cento anni di lotte. Ora, una volta "fatto il danno", è inevitabile che Marchionne, qualsiasi Marchionne di turno, che di mestiere non fa il benefattore ma manda avanti un'industria rispondendone agli azionisti, non possa fare altro che mettersi a competere con i "cinesi". E come si può fare fa? Semplice, abbassando i costi di produzione qui, per evitare di chiudere tutto e produrre dove costa meno. Cinquecento e Panda dove si producono, già da sempre, per esempio? Semplice, no? Il fatto è che Marchionne o fa quel che sta facendo o chiude. O se ne va a casa e chiude qualcun altro al posto suo. E il suicidio della sinistra "istituzionale" (e sindacale...) è stato proprio questo: aver consegnato ai Marchionne di turno il compito di competere su un piano globale sapendo che sarebbero state lacrime e sangue per tutti, a partire dai lavoratori. Già, ma è stato così bello andare in piazza a brindare all'euro, all'europa unica e a tutte le baggianate che qualcuno ha cercato di propinarci, mentre "i razzisti che ruttano" eccetera venivano relegate al solito ruolo di Cassandre. Ora i nodi stanno venendo al pettine. Il punto è i lavoratori di Mirafiori sono ancora fortunati, per il momento, visto che migliaia di pmi in Europa hanno già chiuso o delocalizzato e centinaia di migliaia se non milioni sono rimasti a spasso. Per restare in Piemonte, la Bialetti per esempio. Produrrà all'Est. Evviva la globalizzazione, i lavoratori ringraziano. Marchionne non ha ancora "chiuso" Mirafiori ma ha detto chiaro e tondo che o si cambia o si chiude... Vogliamo capire, una volta per tutte, chi ha preso in giro chi??? E dove sta il "fascismo" del Terzo millennio?
RispondiEliminaGioann Pòlli
Adesso i legaioli cercano di mettere le loro manacce perfino sulla Carta di Chivasso. Chi stà con Borghezio e Cota non può nemmeno permettersi di nominarlo l'antifascismo figuriamoci dirsi antifascisti. Legaioli avete fatto una scelta assumetevi le vostre responsabilità.
RispondiElimina@Manu
RispondiEliminai leghisti in Veneto hanno messo le mani su Silvio Trentin già da un pezzo.
Manu, al di là del linguaggio da osteria che hai usato (e che qui io non mi sono mai permesso soprattutto per una questione di rispetto di me stesso, prima ancora che di chi mi ospita) voglio però dirti che sei molto disinformato sul mondo leghista e padanista in genere. Il 10 ottobre 1999 fu Gustavo Malan in persona, ultimo firmatario della Carta di Chivasso ancora a quei tempi vivente, ad intervenire con un messaggio in video al convegno "Sogno e progetto della Padania. Le proposte di riforma costituzionale" organizzato dalla Libera Compagnia Padana a Belgirate, sul Lago Maggiore.
RispondiEliminaGioann Pòlli
Leghisti anti-fascisti?Leghisti colti?Nell'isola che non c'è o forse su Marte.
RispondiEliminaSono sempre più' antropologicamente divertito da tutti questi personaggi che attaccano con le più' trite generalizzazioni chi, a loro dire, generalizza, e per il fatto stesso di generalizzare.... Una bella comunita' di anticomunitaristi, insomma...
RispondiEliminaGioann Polli