09 novembre, 2010

La Padania come Nazca

Veduta satellitare di una rotonda di Porcia (PN), comune retto da un sindaco leghista:

 

Altare cerimoniale? Osservatorio astronomico? Antica rappresentazione di un atomo proiettato verso la volta celeste?O piuttosto pista di atterraggio per elicotteri alieni? Ci sono testimoni da ascoltare, prove da esaminare, e tutto quello che dovrà essere visto sarà mostrato. A Voyager, adesso!

(grazie ad Andrea Cadamuro)



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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14 commenti:

  1. ah ah ah ah ah! Giacobbo rulez! ah ah!

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  2. Sacrifici umani?...

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  3. PADANIA STATO09 novembre, 2010

    certo che siete noiosi, ma che fastidio vi danno quei simboli? se non vi riconoscete in essi amen, anche noi non ci riconosciamo negli stracci tricoloruti e ne vediamo dovunque

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  4. Ahah un argomento geniale! Allora se VOI sputtanate gli argini, poi non rompeteci le scatole a pietire soldi da NOI italiani. E buon bagno!
    NF

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  5. @Padania Stato
    Vedete dovunque "stracci tricoloruti"? Forse perché siete in Italia? Quando sarà fondato lo stato padano, metterete i vs. simboli dove vorrete...

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  6. Una volta voi leghisti gridavate "Forza Etna" e Forza Vesuvio", do you remember? Oggi siete travolti dall’acqua, dal fango, e dal malgoverno di un esecutivo cialtrone che voi stessi avete strenuamente sostenuto.

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  7. Che bello, sento che la PADANIA è alle porte !!!!!

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  8. La differenza tra il tricolore e quei simboli. Il primo è il simbolo della nazione. Posso essere completamente disinteressato nello stesso, ma rappresenta quello. Gli alberto di giussano o i soli delle alpi sono simboli di un partito politico. Sono proprietà intellettuali di un partito politico ed è dove la gente mette la croce quando vota.

    Un comune a maggioranza leghista non può mettere in territorio comunale simboli politici permanenti: per le pubblicità politiche vi sono spazi appositi. Un partito comunista degli anni '80, con la maggioranza in molti comuni, non era autorizzato (politicamente) a costruire in territorio comunale statue di Lenin. Non era comunque autorizzato (politicamente) a mettere falci e martello di dieci metri lungo la strada.

    Il partito vincitore (in particolar modo in realtà locali) in occidente non è autorizzato a colonizzare il territorio e umiliare le minoranze mettendo i propri simboli politici nelle piazze. Questo è quello che si fa in Birmania e in Iran e non in democrazie mature.

    E, per decenza, spero nessuno faccia il tentativo di spacciarli non per simboli politici ma simboli del territorio.

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  9. Emanuele... completamente dalla tua!
    Anto

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  10. Sei sicuro? A me sa di bufala.

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  11. @ Andrea Biasi,
    non sono un allocco:
    http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=1100435&Data=20101102&CodSigla=PN

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  12. @Emanuele: nelle "democrazie mature" i popoli hanno il diritto all'autodeterminazione, e quando A MAGGIORANZA votano un movimento indipendentista, hanno uno straccio di diritto all'indipendenza della propria nazione. Invece voi continuate a insistere che la Padania non esiste. Sarebbe quella la maturita' da seguire?

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  13. @ Anonimo,
    il diritto all'autodeterminazione non significa mica che ogni popolo (quale? non mi pare che i leghisti siano maggioranza nel Nord, né mi pare che tutti i leghisti vogliano la "padania" indipendente) ha diritto ad una propria nazione: significa, più prosaicamente, che tutti, minoranze comprese, devono poter partecipare alla vita politica del proprio paese, ad ogni livello, ché altrimenti si è dominati e soggiogati. Ora, la Lega è al governo, fai un po' te. Forse all'autodeterminazione avrebbero più ragione di appellarsi i "popoli" che abitano a sud del Po.

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  14. @Anonimo: Non c'è alcuna correlazione tra le due cose. Ovviamente, per varie ragioni tra cui quelle portate da Daniele e a cui ne potrei aggiungere molte altre, reputo l'indipendenza Padana una minchiata.

    Ma non è in nessun modo collegato al mio commento, per cui eviterò di far deragliare la discussione rispondendo ai tentativi di troll vari e eventuali. Si parla di un partito politico che, vinta una carica politica Italiana (con stipendi pagati dall'Italia, non dalla Padania), usano tale potere per imporre alla cittadinanza (maggioranza e minoranza) simbologia partitica. Statue, effigi, simboli del partito, in territorio comunale.

    Non stiamo discutendo se il fantomatico popolo Padano abbia o meno diritto all'indipendenza, stiamo discutendo del fatto che in nessuna nazione occidentale un partito politico vincitore ne approfitta per timbrare la cosa pubblica con i propri simboli.

    La democrazia non significa che la maggioranza può insultare la minoranza. Questo non ha niente a che vedere con l'indipendenza dei popoli, sono simboli di partito. Nessuno critica simboli del territorio, Leoni di San Marco o bandiere del Ducato di Milano, ma qui si parla di proprietà intellettuali della Lega, il simbolo su cui l'elettore dovrà mettere la croce.

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