Veduta satellitare di una rotonda di Porcia (PN), comune retto da un sindaco leghista:
Altare cerimoniale? Osservatorio astronomico? Antica rappresentazione di un atomo proiettato verso la volta celeste?O piuttosto pista di atterraggio per elicotteri alieni? Ci sono testimoni da ascoltare, prove da esaminare, e tutto quello che dovrà essere visto sarà mostrato. A Voyager, adesso!
(grazie ad Andrea Cadamuro)
Tag: lega nord, porcia, sole delle alpi
ah ah ah ah ah! Giacobbo rulez! ah ah!
RispondiEliminaSacrifici umani?...
RispondiEliminacerto che siete noiosi, ma che fastidio vi danno quei simboli? se non vi riconoscete in essi amen, anche noi non ci riconosciamo negli stracci tricoloruti e ne vediamo dovunque
RispondiEliminaAhah un argomento geniale! Allora se VOI sputtanate gli argini, poi non rompeteci le scatole a pietire soldi da NOI italiani. E buon bagno!
RispondiEliminaNF
@Padania Stato
RispondiEliminaVedete dovunque "stracci tricoloruti"? Forse perché siete in Italia? Quando sarà fondato lo stato padano, metterete i vs. simboli dove vorrete...
Una volta voi leghisti gridavate "Forza Etna" e Forza Vesuvio", do you remember? Oggi siete travolti dall’acqua, dal fango, e dal malgoverno di un esecutivo cialtrone che voi stessi avete strenuamente sostenuto.
RispondiEliminaChe bello, sento che la PADANIA è alle porte !!!!!
RispondiEliminaLa differenza tra il tricolore e quei simboli. Il primo è il simbolo della nazione. Posso essere completamente disinteressato nello stesso, ma rappresenta quello. Gli alberto di giussano o i soli delle alpi sono simboli di un partito politico. Sono proprietà intellettuali di un partito politico ed è dove la gente mette la croce quando vota.
RispondiEliminaUn comune a maggioranza leghista non può mettere in territorio comunale simboli politici permanenti: per le pubblicità politiche vi sono spazi appositi. Un partito comunista degli anni '80, con la maggioranza in molti comuni, non era autorizzato (politicamente) a costruire in territorio comunale statue di Lenin. Non era comunque autorizzato (politicamente) a mettere falci e martello di dieci metri lungo la strada.
Il partito vincitore (in particolar modo in realtà locali) in occidente non è autorizzato a colonizzare il territorio e umiliare le minoranze mettendo i propri simboli politici nelle piazze. Questo è quello che si fa in Birmania e in Iran e non in democrazie mature.
E, per decenza, spero nessuno faccia il tentativo di spacciarli non per simboli politici ma simboli del territorio.
Emanuele... completamente dalla tua!
RispondiEliminaAnto
Sei sicuro? A me sa di bufala.
RispondiElimina@ Andrea Biasi,
RispondiEliminanon sono un allocco:
http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=1100435&Data=20101102&CodSigla=PN
@Emanuele: nelle "democrazie mature" i popoli hanno il diritto all'autodeterminazione, e quando A MAGGIORANZA votano un movimento indipendentista, hanno uno straccio di diritto all'indipendenza della propria nazione. Invece voi continuate a insistere che la Padania non esiste. Sarebbe quella la maturita' da seguire?
RispondiElimina@ Anonimo,
RispondiEliminail diritto all'autodeterminazione non significa mica che ogni popolo (quale? non mi pare che i leghisti siano maggioranza nel Nord, né mi pare che tutti i leghisti vogliano la "padania" indipendente) ha diritto ad una propria nazione: significa, più prosaicamente, che tutti, minoranze comprese, devono poter partecipare alla vita politica del proprio paese, ad ogni livello, ché altrimenti si è dominati e soggiogati. Ora, la Lega è al governo, fai un po' te. Forse all'autodeterminazione avrebbero più ragione di appellarsi i "popoli" che abitano a sud del Po.
@Anonimo: Non c'è alcuna correlazione tra le due cose. Ovviamente, per varie ragioni tra cui quelle portate da Daniele e a cui ne potrei aggiungere molte altre, reputo l'indipendenza Padana una minchiata.
RispondiEliminaMa non è in nessun modo collegato al mio commento, per cui eviterò di far deragliare la discussione rispondendo ai tentativi di troll vari e eventuali. Si parla di un partito politico che, vinta una carica politica Italiana (con stipendi pagati dall'Italia, non dalla Padania), usano tale potere per imporre alla cittadinanza (maggioranza e minoranza) simbologia partitica. Statue, effigi, simboli del partito, in territorio comunale.
Non stiamo discutendo se il fantomatico popolo Padano abbia o meno diritto all'indipendenza, stiamo discutendo del fatto che in nessuna nazione occidentale un partito politico vincitore ne approfitta per timbrare la cosa pubblica con i propri simboli.
La democrazia non significa che la maggioranza può insultare la minoranza. Questo non ha niente a che vedere con l'indipendenza dei popoli, sono simboli di partito. Nessuno critica simboli del territorio, Leoni di San Marco o bandiere del Ducato di Milano, ma qui si parla di proprietà intellettuali della Lega, il simbolo su cui l'elettore dovrà mettere la croce.