Doveva succedere: dopo il
Caffé padano e il
Facebook padano è la volta dell'iPhone padano. Cover sponsorizzata da nientepopodimenoche Roberto Maroni. D'
altronde "voi che dite che la Padania non esiste e che nel mondo nessuno la conosce, lo sapete che un pezzo dell'iPhone lo fanno a Vimercate?".
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Daniele Sensi
Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.
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non è un pezzo dell iphone... ma PER l' iphone... inoltre vorrei farvi notare asterix ed obelix... l' unico modo trovato dai francesi, per "menare" i romani... visto che nella realtà le cose sono state decisamente diverse.. :D
RispondiEliminaHanno scelto un cartone animato (chi sa se hanno pagato i diritti ad Hachette Livre) con dei personaggi e delle storie di fantasia esattamente come il loro movimento
RispondiEliminaAppena nel post precedente si parlava dei barbari sognanti della p2 padana e adesso questo.
RispondiEliminaDaniele basta, ti prego, abbi un po' di pietà..
fra l'altro i francesi vanno fieri del loro retaggio gallico allo stesso modo di quello romano, forse in banania non lo sanno
RispondiEliminala padania non esiste e tutte le cose che si fanno in nome della padania non hanno valore!!!
RispondiEliminaMaroni e Reguzzoni a lavorare.
RispondiEliminaIn un mondo immaginario prodotto dagli acidi si possono forse incontrare francesi orgogliosi del loro retaggio romanico, nella realtà assolutamente no. Se gli dite che Paris era Lutetia vi sputano in un occhio (anche se in fondo è vero). Più probabile che un gallo vi dica che l'Impero Romano era roba loro.
RispondiEliminaeh si dottorino banano, infatti la chiamano ancora oggi lutetia..ma uscite dalle vostre valli
RispondiEliminaPadagnoli ignoranti, Parigi è il nome germanico della città. Persino i Britannici vanno orgogliosi del loro breve passato Romano, solo i padagnoli le rinnegano inventandosi origini vichinghe che se mai hanno al Sud.
RispondiEliminaMaroni ha la montatura degli occhiali rossi proprio come Craxi.
RispondiEliminasapete cosa mi preoccupa? ma non è che quando si va al voto, gli italiani non sapendo chi votare, votano lega? brrrr...rabbrividisco
RispondiElimina@anonimo 8
RispondiEliminaQuella è la birra Lutèce
p.s. se è per incontrare gente come voi, meglio restare nelle valli per sempre
Nessuno vi vieta di togliere il disturbo e tor nare per sempre nelle vostre valli. Ma il Trota si adatterebbe ad una valle da pesca?
RispondiEliminaIl vantaggio sarebbe reciproco, noi eviteremmo di fare incontri sgradevoli, tipo il Borghezio che incita alle stragi razziste,il Zanna Bianca che digrigna i canini od il Calderodi che pasco la porcelli ed è appena sfuggito ad un'incrimi nazione per pascolo abusivo. Voi evitereste di sforzare inutilmente il vostro cervellino cerco
citechesco per adattarvi alla vita civile.
@priapippus
RispondiEliminaIl problema non è tornare nelle nostre valli e restarci, il problema è quello di non farvi entrare per svuotarci i granai.70 miliardi l'anno dovete restituirci, maledetti 'taliani...
@ Troglosagrestano.
RispondiEliminaSe fossi meno mentalmente ritardato e meno igno
rante, forse ti sarebbe sorto un barlume di dub
bio, in quel cervellino mononeuronale e definiti
vamente devastato dalla cocaina mescolata all'in
censo e sentendo i vaneggiamenti dell'Umberto ti
sarebbe venuta la tentazione di controllare, co me fanno tutte le persone normali;non sia mai,
un cattoleghista è negato alla ragione, vuole
solo bufale bestiali da ripetere come un mantra
in una campagna di propaganda goebbelsiana(una
bugia ripetuta mille volte diventa una verità)
Certo che anche stare sempre con l'uccello in ma
no contribuisce, non a rinscemire, ma ad aumenta
re la scemenza fino a livelli record. Ti ha pre
so invidia del Trota?
Ti ho riportato il motto di Goebbels perchè i va
neggiamenti che riporti mi fanno pensare che tu
lo ignori e che non abbia mai letto niente sulla
strategia dell'informazione,non ve ne ha mai par
lato l'amico Chiagnolo?
Comunque, io, come la maggior parte degli italia
ni, ho la brutta abitudine di controllare tutto,
anche quello che dicono i miei amici: così, quan
do ho letto l'affermazione di Salvemini che il
Nord pagava meno delle tasse corrispondenti al
Pil prodotto, scaricando la differenza su Centro
e Sud Italia, ho controllato su tutte le fonti
possibili la verità od infondatezza di tale af fermazione. Un primo riscontro lo trovai in un
lavoro di Luigi Einaudi sulla politica fiscale e,arrivato all'università,feci una ricerca in bi
blioteca sulla tassazione in vigore dall'Unità
agli anni '60. Risultava che le imposte sul red
dito erano formalmente uguali, ma i coefficenti
catastali su fabbricati e terreni erano allegge riti al Nord ed aggravati al Centro/Sud; inoltre
al Centro/Nord, la popolazione agricola, allora
più di 3/4 del totale, viveva nelle campagne,
al Sud si raggruppava nei villaggi, circondati
dalla cintura daziale, così che anche i contadi
di dovevano pagare il dazio sui consumi alimen
tari.
Il governo di Francesco Crispi scatenò la guer ra doganale con la Francia che importava gran
parte dei prodotti agricoli del Sud, così che i
proprietari delle terre dirottarono i loro capi
tali sulla nascente industria del Nord, i cui prodotti erano favoriti dai dazi doganali, altri
menti, nessuno avrebbe comprato uno scadente pro
dotto lombardo/piemontese a preferenza di uno in
glese o tedesco, decisamente migliore. Solo lo
sforzo produttivo della crande guerra rinforzò
l'industria del Nord che divenne competitiva so
lo dopo la guerra di Mussolini, mentre milioni
di contadini meridionali, disoccupai, emigravano
in Europa e nel Nord e Sud America.
Anche i Veneti,quando erano in prevalenza conta dini, erano trattati da "terroni" qualifica che
i Lombardi civilizzati, in origine, davano ai
trogloditi delle vallate alpine. Comunque, ricor
do che a Roma, Firenze e Perugia, negli anni '60
c'erano più domestiche venete che meridionali.
Sono Sardo e ne sono orgoglioso, ma sabaudo....
I Savoia persero la testa quando, con la Sarde
gna, ottennero il titolo regio; o furono i trop
pi matrimoni fra cugini, fatto sta che dalla me tà del '700 si ridussero quasi al livello del
l'Umberto. Chi vuole scoprire lo spessore intel
lettuale di Carlo Alberto o Vittorio Emanuele II
si legga le memorie di Cavour o la biografia di Rosario Romeo.
@priapus
RispondiEliminaTrovo sinceramente interessanti e meritevoli di ulteriori approfondimenti le tue considerazioni, ma prima di risponderti ti rimando a risposta postata sull'altra sezione.
p.s. questa non è una provocazione
A tutti fino a ora è sfuggita la vera natura del maronismo dietro a cui si nascondono le componenti più reazionarie dell'ex movimento leghista che trovano funzionale usare come paravento un ex di democrazia proletaria...NESSUNO fino a ora ha colto il richiamo storico delle scope che gli organizzatori del raduno maroniano di martedì a Bergamo hanno invitato a portare...si tratta del simbolo del movimento rexista di Léon Degrelle i cui seguaci nel Belgio degli anni '30 scendevano nelle piazze armati di scopa (come simbolo antipolitico ma anche come strumento per randellare gli avversari).La trovata è venuta a un noto responsabile stampa ex an del "Formigone" che tiene un piede coi maroniti e un altro col cerchio,giusto per non sbagliare.
RispondiElimina@ Anders,
RispondiEliminase puoi dirmene di più, scrivimi in privato: sensidaniele@gmail.com