21 settembre, 2010

Gli xenofobi stanno sempre altrove /2

Il partito dei "Democratici di Svezia", che l'altro ieri ha fatto gridare all'allarme xenofobia la stampa del mondo intero, compresi quei quotidiani italiani che mica mai lo scrivono di come un partito xenofobo noi lo si abbia da anni al governo, alle europee del 2009 mirava ad entrare nello stesso gruppo parlamentare della Lega Nord. "Assieme a gente che in Italia propone di sparare sui barconi degli immigrati?", chiese all'epoca un giornalista ad un loro candidato. "In ogni gruppo ci sono partiti discutibili", fu la riposta.



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Daniele Sensi

Ho scritto sull'Unità.it e per il sito dell'Espresso. Sul sito dell'Espresso ho anche tenuto un blog. Ora scrivo per me.


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6 commenti:

  1. per quanto possano essere nazi, son pur sempre svedesi.

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  2. La traduzione letterale che da' Google (dallo svedese all'italiano) è: "Si tratta di un parere spregevole che io ovviamente non condivido".

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  3. Se interessa, c'è pure un'intervista di Viola Afrifa sul Fatto di ieri a kent Ekerith, il segretario per i rapporti internazionali di quel partito:

    “Ci piace la Lega che
    lotta contro l’islam”
    D a queste elezioni esce un solo vincitore: il partito di estrema
    destra ha ottenuto il 5,7% che corrisponde a 20 seggi al Riksdag.
    Kent Ekeroth, classe 1981, militante dal 2006 e segretario
    per i rapporti internazionali del partito di Åkesson è un
    neodeputato e ha le idee chiare: “Gli immigrati sono una piaga.
    Indeboliscono il paese sia economicamente che culturalmente
    e la gente che ci ha votato è stanca”.
    Vi aspettavate questo risultato?
    Certo perché, diversamente dai media e dai politicanti di Stoccolma,
    noi abbiamo il polso del territorio e sapevamo che la
    nostra militanza si sarebbe tradotta in una valanga di voti.
    I media internazionali vi hanno definito la destra xenofoba
    che turba il sonno della democratica Svezia.
    Amare la propria patria, volere il bene dei propri connazionali,
    desiderare che l’economia e la cultura svedese tornino a rifiorire
    è xenofobia?
    Jimmie Åkesson ha definito l’islam la minaccia più grande
    per la Svezia dal secondo dopoguerra.
    Non parlava dei musulmani ma della loro religione che confligge
    con l’idea di libertà che contraddistingue la Svezia. Noi
    vogliamo che la situazione torni a prima del 1975 quando non si
    parlava di integrazione ma di assimilazione. Gli stranieri che
    volevano vivere in Svezia dovevano adattarsi in tutto e per tutto
    alla nostra lingua, religione, cultura e tradizioni. Adesso gli immigrati
    si comportano come se fossero a casa propria e in premio
    ricevono anche i sussidi statali pagati con il sudore degli
    svedesi. Se stai qui devi rinunciare ai matrimoni combinati, alla
    carne halal e ad avere la tua moschea ad ogni costo.
    Ce l’avete proprio con i musulmani, allora.
    La Svezia sta subendo un processo di islamizzazione che deve
    essere arrestato riducendo i flussi migratori del 90%. Basta ricongiungimenti
    e richieste d’asilo. Sì ai rimpatri con incentivi
    per chi torna a casa propria ma allo stesso tempo bisogna rendere
    meno comoda la vita di chi si ostina a voler rimanere. I soldi
    pubblici verrebbero ridistribuiti tra gli svedesi per rafforzare il
    welfare e offrire una pensione decente ai nostri anziani. Non
    vogliamo sentirci stranieri a casa nostra. A Stoccolma non abbiamo
    raggiunto il 4% perché lì abitano i politicamente corretti
    lontani dalla Svezia che lavora.
    La conosce la Lega Nord?
    Sì, e sostengo la lotta contro l’islamizzazione che porta avanti.


    Antonio F.

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  4. Altra cosuccia: qui in Canada dove vivo, è pieno pieno di italiani del Nord emigrati anni fa. In particolare, è pieno di friulani e veneti. I canadesi, quando questi "padani" arrivarono, li consideravano piccoli, sporchi, bruni, puzzolenti, mafiosi, incapaci di esprimersi in inglese, ignoranti, cattolici, conservatori, brutti, cattivi e mafiosi.

    Tuttavia, i canadesi non hanno sparato a quei padani, né hanno chiesto a Cuba di sparare per conto proprio. Capita la differenza?

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  5. http://www.altreitalie.it/UPLOAD/ALL/84097.pdf

    studio che parla del fenomeno dell'immigrazione clandestina italiana.

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  6. buona questa, ah ah...

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